Ricoverati Covid. Ordine dei Medici: “La revisione del metodo di conteggio non va bene”

ORnews SALUTE

E’ importante capire che i paziente ricoverati positivi al Covid, sia in area medica che in terapia intensiva, comunque li si conteggi contribuiscono a sovraccaricare gli ospedali.

15 Gennaio 2022. L’Ordine dei Medici di Oristano condivide e fa propria la posizione del Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini, Filippo Anelli, che ha espresso forte contrarietà alla revisione del metodo di conteggio dei ricoverati Covid. (ORnews)

Ne parlano anche altre fonti

Infine, ha rilevanti risvolti medico-legali: la responsabilità di assegnare il paziente ricoverato ad una delle due categorie, con tutte le difficoltà e le discrezionalità del caso, è affidata al personale medico e alle aziende sanitarie, su cui ricadrebbero i rischi (PharmaStar)

Il Cts contraria al cambio. Il bollettino che dà conto dei casi di Covid deve rimanere invariato. Chiediamo misure di controllo dell’epidemia, non operazioni di maquillage che – afferma – camuffino la tragicità e la portata della pandemia” (Quotidiano di Sicilia)

Sarebbe questo, secondo quanto si apprende, l’orientamento emerso nel corso della riunione di oggi del Comitato tecnico scientifico in merito alla richiesta delle Regioni di modificare le modalità con le quali vengono conteggiati i pazienti Covid positivi negli ospedali. (Il Fatto Quotidiano)

Per Cartabellotta la positività al Covid-19 può peggiorare la prognosi di pazienti ricoverati per altre motivazioni, anche in relazione all’evoluzione della patologia o condizione che ha motivato il ricovero e alle procedure diagnostico-terapeutiche attuate”. (Città della Spezia)

“I medici si sentono soli. Assistiamo, in questi giorni, a causa dell’elevato numero di contagi, alla riconversione di interi reparti, al dirottamento del personale sui pazienti positivi (OssolaNews.it)

“[…] tale proposta, oltre a sottostimare il reale sovraccarico degli ospedali, aumenta l’impatto organizzativo e il carico di lavoro degli operatori sanitari e presenta numerosi rischi. (Clicmedicina)