Commemorazione Acca Larentia, è tensione a Lecce. Anche l'Anpi in piazza: «Contro fascismi e razzismo»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
L'Anpi di Lecce informa che domani, 7 gennaio, nel capoluogo salentino si terrà una «commemorazione della strage di Acca Larentia» durante la quale «i sodali dei movimenti di estrema destra, negli anni precedenti, hanno utilizzato saluti romani» e hanno fatto «sfoggio di plateali richiami nostalgici al fascismo». Per questo, evidenzia in una nota firmata da numerose associazioni, anche studentesche, «daremo vita ad un presidio che si terrà, a partire dalle 17.30 in via Marconi a Lecce, nei pressi della Fontana dell'Armonia, con l'obiettivo di manifestare la nostra contrapposizione ad un crescente clima di razzismo e intolleranza nel nostro Paese, e ad alzare la voce per richiedere lo scioglimento di tutte le organizzazioni di matrice neofascista». (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Giorgia Meloni è stata alla commemorazione in passato, oggi sul posto c'era il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli. (la Repubblica)
"Questa è una tragedia che si è consumata negli anni '70 e che merita il rispetto di tutti". Così il vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, in occasione della commemorazione istituzionale organizzata in ricordo della strage di Acca Larentia (Il Sole 24 ORE)
"Invece di arrestare i manifestanti per apologia di fascismo identificano chi si appella alla Costituzione", ha poi spiegato. Il contestatore è stato poi identificato dalle forze dell'ordine. (Repubblica Roma)
"Le polemiche ogni anno sono vergognose. Qui parliamo di un giorno in cui c'erano che giorni che furono trattati come carne da macello e che ancora non trovano verita'. Le polemiche senza una parola dedicata al ricordo la trovo una cosa brutta. (La Stampa)
Le polemiche senza una parola dedicata al ricordo la trovo una cosa brutta. Atteggiamenti folkloristici non mi riguardano. (Tiscali Notizie)
È arrivato a fine cerimonia, da solo, dopo che l'assessore comunale Giulio Bugarini era già andato via. (Corriere TV)