Polizia accerchiata e minacciata a Busto Arsizio

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INTERNO

Nella serata di venerdì 10 gennaio, intorno alle 23:30, a Busto Arsizio, in provincia di Varese, si è verificato un grave episodio di disordine pubblico. Una volante del commissariato di Polizia, intervenuta in piazza Garibaldi per la segnalazione di due uomini stranieri molesti, è stata accerchiata e minacciata da un gruppo di circa quaranta persone. Gli agenti, giunti sul posto per identificare i due soggetti, entrambi di origini nordafricane e già noti alle forze dell'ordine, si sono trovati di fronte a una situazione di crescente tensione.

I due uomini, che stavano bloccando il passaggio delle auto con minacce e lancio di bottiglie, hanno rapidamente attirato l'attenzione di decine di altri giovani, molti dei quali stranieri o italiani di seconda generazione. Questi ultimi, con cori e insulti contro la Polizia e l'Italia, hanno cercato di impedire l'identificazione dei due individui. La situazione è degenerata quando il gruppo ha iniziato a intonare cori per Ramy e contro il governo e il paese, creando un clima di forte tensione.

Solo l'intervento massiccio di ulteriori forze di Polizia e Carabinieri ha permesso di riportare la calma e di procedere con l'identificazione dei due uomini. L'episodio, che si inserisce in un contesto di crescente insicurezza e disordini anche in altre città italiane, come Milano e Torino, evidenzia le difficoltà delle forze dell'ordine nel mantenere l'ordine pubblico in situazioni di forte tensione sociale.

In particolare, i fatti di Busto Arsizio richiamano alla memoria gli episodi di Capodanno a Milano, dove gruppi di antagonisti organizzati hanno cercato di assaltare un commissariato di Polizia e una caserma dei Carabinieri, e quelli di Torino, avvenuti pochi giorni fa.