Trump minaccia i film stranieri, che ne sarà delle produzioni svizzere?

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Corriere del Ticino ESTERI

«Le questioni presenti sono due», spiega Barzaghi. «In primis, i film esteri, in questo caso svizzeri, che sarebbero assoggettati a dei dazi da parte degli Stati Uniti. E in secondo luogo il rischio che le produzioni americane smettano di spostarsi al di fuori del loro territorio. La prima questione non pone un grande problema, essendo che i film europei e svizzeri distribuiti negli Stati Uniti formano già una piccolissima parte del cinema americano e avrebbero lo stesso altre possibilità in un mercato internazionale importante e già affermato nell’industria. (Corriere del Ticino)

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Il regista de Il Padrino, Francis Ford Coppola, risponde ai dazi di Trump sul cinema e rivendica il trionfo di Megalopolis al botteghino. (movieplayer.it)

Da sempre sostenitore del tycoon, è stato nominato da lui “ambasciatore speciale” di Hollywood - assieme a due altre vecchie glorie, Sylvester Stallone e Mel Gibson - con il compito di diventare le orecchie di Trump e “rendere di nuovo grande Hollywood”. (la Repubblica)

Dopo Hollywood, Bollywood. Una misura che, come scrive la Reuters, colpirebbe un settore che … (HuffPost Italia)

Tom Cruise evita la polemica sui dazi di Trump alla conferenza di Mission: Impossible 8

ROMA – Seduta a scambi ridotti oggi per i mercati mondiali. Le principali Borse asiatiche restano chiuse per festa. In Giappone si celebra il 'Kodomo no Hi', la Festa dei Bambini, in Cina è la Giornata dei lavoratori e a Hong Kong è il Compleanno di Budda. (la Repubblica)

In un mondo in continuo fermento, dove il cinema e la televisione si intrecciano con la politica e la società, è impossibile non restare affascinati dalle ultime novità. Con la sua tipica carica di adrenalina, il film promette di portare gli spettatori in un viaggio mozzafiato, ma non solo: le polemiche legate alle tariffe doganali sui film esteri hanno fatto capolino, sempre più attuali nel dibattito pubblico. (SofiaOggi.com)

Durante una conferenza stampa tenutasi a Seul per promuovere Mission: Impossible - The Final Reckoning, Tom Cruise ha preferito mantenere l'attenzione sul film, evitando domande di natura politica. (movieplayer.it)