Dottrina Trump-Musk: la diplomazia anomala che rompe i protocolli
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– Justin Trudeau, Viktor Orban, Javier Milei. E Giorgia Meloni. Sono questi i nomi dei leader che Donald Trump ha incontrato in privato ancora prima di giurare come 45° presidente Usa. A parte Trudeau – che Musk sbeffeggia su X storpiandone il nome in “true-dough” (più o meno, “un bell’impiastro”) – che frequenta la leadership statunitense per ovvi motivi di contiguità storica e geografica del Canada con gli Usa, gli altri due sono i campioni del populismo euroscettico e ultraliberista. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altre testate
Che cosa parla davvero di noi? Che cosa descrive una società, un tempo, una cultura? Per un verso, i nemici che scegliamo, i bersagli che vorremmo colpire; e per altro verso – ancora più significativamente – gli avversari che invece ci rifiutiamo di vedere, quelli che ci ostiniamo a non riconoscere come tali. (Liberoquotidiano.it)
La differenza è che una volta lo facevano comprando giornali e stazioni televisive, adesso con il web e con una audience internazionale. Musk è dunque qualcosa di nuovo e di vecchio: una sorta di Citizen Kane globale, per citare il magnate dell’… (L'HuffPost)
Abbiamo bisogno di cercare i nessi che legano le ossessione del suprematismo razziale colonialista dell’Occidente bianco con i tentativi di aumentare il controllo del sistema telecomunicativo globale e la creazione delle interfacce tra biologico e digitale, ma anche con la riduzione del desiderio erotico, l’indebolimento della capacità critica e soprattutto la mancata percezione del dolore altrui. (comune-info.net)
Uno spettro si aggira a sinistra: lo spettro della tecnodestra. Da ormai diversi giorni commenti pensosi, interviste allarmate, prese di posizione indignate, occupano pagine e pagine dei giornali d’area. (Liberoquotidiano.it)