Rissa in Moto3: McPhee aggredisce un incolpevole Alcoba

La Gazzetta dello Sport SPORT

Migno (Ita – Honda), 13. 10.

A pochi giri dal termine della gara infatti è andata in onda una mini rissa tra John McPhee e Jeremy Alcoba.

Suzuki (Jpn – Honda), 12

Masia (Spa – Ktm), +1.875. 10.

Acosta (Spa – Ktm), 38’22”430. 2.

(La Gazzetta dello Sport)

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Ero in controllo, la moto era perfetta e la gomma posteriore era ancora in buone condizioni La vittoria del rookie Pedro Acosta dopo essere partito dalla pit lane è stata contornata da diversi altri colpi di scena, tra cui l’incidente che ha messo fuori gioco Jeremy Alcoba, John McPhee e Darryn Binder. (FormulaPassion.it)

John McPhee si scusa dopo l'incidente avvenuto in gara a Doha e l'acceso diverbio col collega Alcoba. “Ho lasciato che le mie emozioni avessero il sopravvento su di me” si legge nella nota pubblicata dal team Moto3. (Corse di Moto)

I due, dopo l’accaduto, sono stati entrambi punti e dovranno pagare una multa di mille Euro ciascuno oltre a dover partire dalla pit lane nel prossimo gran premio a Portimao. Il pilota del Team Petronas si è ritrovato a terra dopo essere stato colpito alla testa dalla moto di Jeremy Alcoba e a qual punto, tra l’adrenalina della paura e la rabbia per la seconda eliminazione in due gran premi, s’è scagliato contro l’avversario, colpendolo con un calcio e prendendolo a spintoni. (Moto.it)

John Mcphee, Petronas Sprinta Racing Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images Vorrei scusarmi con i tifosi, la squadra, Petronas e i nostri partner. (Motorsport.com, Edizione: Italia)

La scena della scazzottata, con tanto di calcio rifilato dallo scozzese ad Alcoba, è stata vista da tutti e non è sfuggita agli occhi degli Steward. Ai due piloti è stata comminata una multa di 1000 euro ciascuno, unitamente all'obbligo di scattare dalla pit lane nella prossima gara di Portimao del 18 aprile. (Sportal)

LEGGI ANCHE Rissa Alcoba-McPhee: i piloti puniti per Portimao. piloti con la baionetta — Di fattacci, il motociclismo è pieno. Insomma, l’autorità, se c’è, deve essere esercitata, con autorevolezza e rigore, sempre e senza guardare in faccia nessuno. (La Gazzetta dello Sport)