Coronavirus, le terapie intensive hanno superato la soglia d’allarme del 30%
Sono 10, in questo caso, le regioni che superano la soglia critica, secondo i dati del monitoraggio dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) relativi al 12 gennaio.
Le terapie intensive occupate dai pazienti Covid sono tornate sopra la soglia d’allerta del 30%.
Nello specifico si tratta del 31%, ovvero l’1% in più rispetto a 7 giorni fa.
Si tratta di Emilia Romagna (45%), Friuli Venezia Giulia (53%), Lazio (45%), Liguria (42%), Marche (50%), Piemonte (46%), Provincia autonoma di Bolzano (46%), Provincia autonoma di Trento (57%), Puglia (41%) e Veneto (43%). (Open)
Se ne è parlato anche su altri media
Poi a dicembre la curva ha cominciato a scendere e ci siamo ritrovati addirittura con solo 9 letti occupati. Sembra che la stessa situazione si stia vivendo alla rianimazione del Policlinico dove su 14 posti 12 sono occupati. (La Sicilia)
Vuoi ricevere le notizie più importanti di Vivere Pesaro in tempo reale su WhatsApp o Telegram? 164 sono i ricoveri in aree di semi intensiva, mentre 384 sono i ricoverati in non intensiva. (Vivere Pesaro)
Da decenni il Vanderbilt University Center ha condotto ricerche in merito ed è giunto a redigere linee guida di terapia intensiva approvate dalle società mediche in diversi Paesi. Sono dati, questi, pari al doppio di quelli che si riscontrano nei soggetti in terapia intensiva non Covid. (il Giornale)
29 i nuovi decessi: 11 uomini e 18 donne con un’età media di 83,2 anni. Al Santo Stefano sono attualmente occupati 39 posti letto Covid su 50 disponibili, in terapia intensiva 9 su 20 letti attrezzati. (tvprato.it)
Il tasso di positività è del 9%, in calo rispetto al 10,05% di ieri. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 187 in meno rispetto a ieri, per un totale di 23.525 unità. (Gazzetta di Parma)
Il totale delle persone ricoverate in tutta la regione sale dunque a 629: 81 in intensiva, 164 in semi-intensiva e 384 nei reparti non intensivi. Nelle ultime 24 ore sono 15 in più rispetto a ieri, tra questi: otto in terapia intensiva, quattro in semi-intensiva e tre nei reparti non intensivi. (Cronache Maceratesi)