Sanità dimenticata dalla Legge di Bilancio 2025

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ECONOMIA

In occasione del secondo anniversario del suo governo, lo scorso ottobre, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affermato che il suo esecutivo ha destinato alla sanità un livello di risorse che mai nessun governo aveva destinato in precedenza, promettendo più risorse per ricostruire la sanità. Tuttavia, la legge di bilancio 2025 ha ampiamente scontentato il mondo medico e sanitario, che ha parlato di interventi e finanziamenti insufficienti.

La Manovra 2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, prevede numerose misure che necessitano di oltre 100 decreti attuativi per essere realizzate. Tra queste misure, l'IRES premiale, la proroga del taglio del cuneo fiscale, la maxi-deduzione sulle nuove assunzioni e la possibilità di anticipare la pensione a 64 anni, con il cumulo della previdenza obbligatoria con la previdenza complementare. Solo una parte dei provvedimenti previsti è entrata in vigore il 1° gennaio, mentre per gran parte di questi sarà necessario attendere i decreti attuativi.

La legge di bilancio introduce anche misure indispensabili a garantire la sostenibilità del servizio della Distribuzione Intermedia farmaceutica nel più ampio contesto sanitario nazionale. I Presidenti di ADF e Federfarma Servizi, Farris e Mirone, hanno espresso apprezzamento al Governo per il lavoro svolto, auspicando che non manchino prossime occasioni di dialogo con le Istituzioni e i partners di filiera.

Infine, la legge di bilancio 2025 ha introdotto importanti novità in materia di detrazioni fiscali per figli a carico, in particolare per quanto riguarda i limiti di età. Dal 2025, le detrazioni per figli a carico spettano solo per i figli under 30, salvo eccezioni.