Vaiolo delle scimmie, in quali Paesi sono stati segnalati i casi e quando

Sky Tg24 SALUTE

Getty. L’Oms ha definito la situazione “in rapida evoluzione” mentre l'Ecdc ha attivato un sistema di allerta a livello europeo e pubblicherà una valutazione rapida del rischio all'inizio della prossima settimana.

Sul suo sito si legge: “Data la frequenza insolitamente elevata di trasmissione da uomo a uomo osservata in questo caso e la probabile trasmissione [della malattia] nella comunità senza precedenti di viaggi in aree endemiche, la probabilità di un'ulteriore diffusione del virus attraverso uno stretto contatto, come le attività sessuali, si considera alta”. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altri giornali

Vaiolo delle scimmie in Italia: altri casi sospetti. L’ospedale Spallanzani ha reso noto che “altri due casi sospetti” di vaiolo delle scimmie sono in corso di accertamento da parte dei medici. Potrebbero esserci diversi casi di vaiolo delle scimmie in Italia. (Virgilio Notizie)

“A seguito di alcuni casi di segnalazione di vaiolo delle scimmie in Europa, il ministero della Salute ha tempestivamente allertato le Regioni e messo in piedi un sistema di monitoraggio dei casi. Così il direttore generale prevenzione dell’Istituto Superiore di Sanità, Gianni Rezza, parlando dopo il primo caso accertato in Italia di vaiolo delle scimmie. (Il Fatto Quotidiano)

“Nell’uomo – prosegue la nota – si presenta con febbre, dolori muscolari, cefalea, linfonodi gonfi, stanchezza e manifestazioni cutanee quali vescicole, pustole, piccole croste. “Si tratta di un’infezione causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo ma che largamente si differenzia dal vaiolo stesso per la minore diffusività e gravità. (Livesicilia.it)

Crisanti ricorda che "non si tratta di una malattia nuova, ma c'è da molto molto tempo e non è molto infettiva". Maria Rita Gismondo. "Assolutamente no panico, ma massima attenzione", sui casi di vaiolo delle scimmie che crescono tra Europa e Stati Uniti (IL GIORNO)

Ma la malattia può anche essere diffusa attraverso il contatto diretto con lesioni della pelle oppure dalla tosse e dagli starnuti di qualcuno che presenta un'eruzione cutanea da vaiolo delle scimmie Il contatto con animali vivi e morti attraverso la caccia e il consumo di selvaggina o carne di arbusti sono noti fattori di rischio. (IL GIORNO)

Tuttavia, nei paesi colpiti dell'Ue/Spazio economico europeo stanno iniziando test mirati su persone con manifestazioni cliniche" compatibili col vaiolo delle scimmie. "Si ritiene che il virus del vaiolo delle scimmie abbia una trasmissibilità moderata tra gli esseri umani. (Today.it)