Usa-Iran, mistero sui negoziati sul nucleare a Roma nel giorno di Vance

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la Repubblica ESTERI

La notizia ha raggiunto Roma poco prima della mezzanotte. I colloqui tra Washington e Teheran sul nucleare iraniano, alla fine, potrebbero non tenersi più in Italia. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ieri pomeriggio aveva confermato l’indiscrezione rilanciata dal sito americano Axios. E che suonava così: sabato avrebbero dovuto incrociarsi nell’Urbe i rappresentanti del governo Usa e dell… (la Repubblica)

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Da questi colloqui “indirettamente diretti” di poche ore non ci si poteva aspettare molto; anzi, considerata l’intensità dell’ostilità reciproca fra Washington e Teheran – che dura ormai dal 1979 – è già un successo che le delegazioni statunitensi e iraniane si siano parlate, sia pure tramite gli omaniti, lo scorso sabato. (Avvenire)

L'ayatollah Ali Khamenei 'frena' sui colloqui con gli Stati Uniti - "non sono né troppo ottimista né troppo pessimista" - mentre il prossimo round si terrà ancora in Oman e non più a Roma: troppo "imbarazzante" la presenza negli stessi giorni del vice presidente JD Vance, atteso da venerdì a domenica, fanno notare all'Adnkronos diverse fonti diplomatiche. (Adnkronos)

Il negoziato non è affatto facile. Trump lo ha avviato inviando, tramite un diplomatico degli Emirati Arabi Uniti, una lettera alla guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, sollecitando l’avvio di colloqui sul nucleare e al tempo stesso minacciando azioni militari in caso di rifiuto. (Treccani)

Nucleare Iran, Khamenei: "Colloqui con Usa sono andati bene"

Qualsiasi accordo nucleare tra Stati Uniti e Iran "riguarderà in gran parte il monitoraggio del programma di arricchimento dell'uranio" portato avanti dalla Repubblica islamica, ha affermato Witkoff, senza menzionare la richiesta di ottenere il completo smantellamento del programma nucleare di Teheran (La Gazzetta del Mezzogiorno)

(Adnkronos) – L’ayatollah Ali Khamenei ‘frena’ sui colloqui con gli Stati Uniti – “non sono né troppo ottimista né troppo pessimista” – mentre il prossimo round si terrà ancora in Oman e non più a Roma: troppo “imbarazzante” la presenza negli stessi giorni del vice presidente JD Vance, atteso da venerdì a domenica, fanno notare all’Adnkronos diverse fonti diplomatiche. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il primo endorsement, seppure cauto, del leader supremo, nei confronti dei negoziati. Teheran, ha però aggiunto, resta "pessimista" sull'America (lapresse.it)