Ucraina, Sbu e la guerra ombra in Russia con talpe, omicidi e legami con la Cia: cosa è e come funziona il servizio segreto di Kiev

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ilmessaggero.it ESTERI

L'operazione contro il fondatore del battaglione ArBat oggi a Mosca si inserisce nella guerra ombra disputata da Kiev. Con azioni mirate in territorio russo contro individui associati alla propaganda o comunque allo sforzo bellico russo ed esponenti non russi considerati come collaborazionisti e atti di sabotaggio, in particolare contro depositi di armi e carburante. Operazioni messe a segno da una vasta rete di operativi dei servizi civili ucraini dell'Sbu, discendente, come l'Fsb russo dal Kgb sovietico, da cui ha in parte ereditato le dimensioni, capacità e conoscenze, a cui vengono affiancati russi reclutati in loco. (ilmessaggero.it)

Su altre testate

Red – (Notizie Geopolitiche)

Li chiamano «liquidatori di russi», sono gli agenti del Quinto Direttorato dell’SBU, il servizio segreto ucraino protagonista della guerra segreta contro il nemico. Ed è probabile che l’attentato contro Armen Sarkisyan avvenuto in un lussuoso palazzo moscovita, sia parte della campagna di annientamento. (Corriere della Sera)

Nell'attentato al tritolo ha perso la vita Armen Sargsyan, uno dei pezzi da novanta della costellazione dei mercenari vicina a Putin. Era il fondatore della milizia ArBat (Armyanskij Batalyon), che di fatto aveva preso il posto sui campi di battaglia ucraini dell'ex Wagner di un altro defunto eccellente, Evgenij Prigozin. (il Giornale)

Gli invisibili 007 ucraini, i misteriosi “vendicatori” che uccidono nel cuore della Russia di Putin

Servizio di Caterina Dall’Olio Mosca, attentato contro fondatore milizia Arbat (TV2000)

L’SBU, il servizio segreto ucraino, ha visto una graduale e sostanziale riforma negli ultimi 25 anni, per la precisione, da quando ha capito che la minaccia russa era più viva che mai. – Impara l’arte, mettila da parte e fatti aiutare dagli amici. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Da quasi tre anni sono i “vendicatori” che uccidono e scompaiono nell’ombra, trasmettendo un brivido alla base del sistema putiniano: “Siete tutti nel mirino”. A Mosca, a San Pietroburgo e in tante altre città hanno colpito obiettivi militari e politici, spesso in maniera clamorosa, senza che i massicci apparati di sicurezza del Cremlino riuscissero a bloccarli. (la Repubblica)