"Portiamo le imprese fuori dalla pandemia". Manifestazione di protesta "a distanza" del 7 aprile

Oltre Free Press INTERNO

Confidiamo che il prossimo scostamento di Bilancio possa, andando ad ampliare gli scaglioni del reddito, soddisfare meglio le esigenze e le aspettative delle imprese.

Concludiamo pertanto questa ns

E’ inutile ricordarLe che in questo momento le imprese devono far fronte alla sopravvivenza e pertanto le ns.

precedenti confronti sull’amara situazione in cui versano ad oggi le imprese del commercio, i cui “ristori” e “sostegni” proclamati dal Governo sono del tutto insufficienti, Le formalizziamo le ns. (Oltre Free Press)

La notizia riportata su altri media

«Io ho aperto da gennaio, perché da un anno non è cambiato nulla, nonostante tutte le chiusure», ha detto Ferrari. Nonostante le scarse adesioni a Modena e a Reggio, proclamò che sarebbe andato avanti fino in fondo. (La Gazzetta di Reggio)

“Le violenze vanno sempre condannate e quelli che si sono macchiati di violenza sono persone che non hanno la mia vicinanza […] Hanno preso parte alle manifestazioni anche alcuni gestori di attività non interessate dalle chiusure disposte dal governo. (News Mondo)

Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, incontrando in piazza Galimberti, nel centro di Cuneo, gli ambulanti di generi non alimentari dei mercati. Sono 1.280 i furgoncini dei commercianti ambulanti che oggi hanno raggiunto Firenze per la manifestazione organizzata dall’associazione Assidea per chiedere le riaperture dei mercati, causando disagi alla circolazione nelle vie intorno al centro cittadino. (ilFormat)

(LaPresse) – Sono circa 3mila i ricorsi già presentati nelle Prefetture di tutta Italia contro le multe comminate agli esercenti che, nonostante le regole, hanno aperto i propri esercizi: bar, ristoranti, locali. (LaPresse)

(LaPresse) – “Sono assolutamente consapevole della situazione, uno deve condannare totalmente la violenza ma capisco tutto lo smarrimento”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa (LaPresse)

L’obiettivo è chiaro, definito da mesi: aprire definitivamente le scuole e chiudere i conti con la dad. Finora pura fantascienza, tant’è che un eventuale promozione dell’Emilia Romagna in fascia arancione comporterebbe il ritorno sui banchi solo del 50% degli alunni (il Resto del Carlino)