ChatGPT, a me gli occhi: l’AI ora ci vede, ecco il test

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Come annunciato a dicembre OpenAI ha cominciato il rollout della funzione video nell’advanced voice mode in modo che ChatGPT possa non solo ascoltare ma anche vedere nell’interazione multimodale. La nuova modalità è stata già resa disponibile per ChatGPT Plus e pro e sarà aperto anche ai livelli enterprise e Edu nei prossimi giorni. Sulla mia sottoscrizione personale, la funzione è apparsa ed ha funzionato il 31 dicembre per poi sparire. (Agenda Digitale)

Ne parlano anche altre testate

Una nuova e interessante funzionalità sembra essere destinata ad ampliare ulteriormente gli orizzonti di ChatGPT. Stiamo parlando di Tasks, allo stato attuale ancora in fase di beta testing, che dovrebbe rendere il chatbot ancora più efficace quando deve pianificare promemoria, notifiche e avvisi di qualunque tipo. (IlSoftware.it)

OpenAI ha introdotto una nuova funzione beta per ChatGPT chiamata Tasks, progettata per trasformare il chatbot in un assistente AI capace di gestire attività programmate. Questa innovazione consente agli utenti di pianificare promemoria e azioni ricorrenti direttamente attraverso ChatGPT, semplificando l’organizzazione della routine quotidiana. (Tech Princess)

Esempio di notifica Tasks di ChatGPT nel Centro notifiche di iPhone. Credit: OpenAI. La nuova funzione Task di ChatGPT, attualmente disponibile in versione beta per gli abbonati Plus, Team e Pro, permette all'AI di pianificare promemoria e azioni ricorrenti per conto nostro. (Geopop)

ChatGpt sfida Alexa e Siri diventando un assistente virtuale

Come funziona Tasks di ChatGPT La funzione Tasks consente di gestire promemoria e attività pianificate direttamente all’interno di ChatGPT. (TecnoAndroid.it)

OpenAI ha lanciato una nuova funzionalità beta chiamata Tasks per ChatGPT, che permette agli utenti di programmare azioni future e promemoria. La funzione è disponibile da oggi per gli abbonati Plus, Team e Pro, trasformando il chatbot in un assistente digitale più avanzato. (Tom's Hardware Italia)

In questo modo il chatbot basato sui modelli di intelligenza artificiale sviluppati da OpenAI diventa, su richiesta, un assistente virtuale paragonabile ad Alexa, Google Assistant o Siri, con una limitazione che riguarda i comandi vocali. (la Repubblica)