E adesso? L’Europa e la cooperazione spaziale con gli USA - Lo spazio secondo me, di Paolo Ferri

Articolo Precedente
Articolo Successivo
Da quando il nuovo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato eletto, lo scorso novembre, eventi e annunci che riguardano le attività spaziali americane si sono succeduti a ritmo crescente, e con essi si sono moltiplicate le voci e le speculazioni su cosa potrà accadere. La maggior parte dei commentatori e degli addetti ai lavori si aspetta cambiamenti radicali. A parte le comprensibili preoccupazioni all’interno della NASA e di tutto il settore spazio negli USA, anche l’Europa guarda con apprensione quello che sta succedendo sull’altra sponda dell’Atlantico. (Astrospace.it)
Su altre testate
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – Martedì 28 gennaio 2025 (agenzia giornalistica opinione)
Private investment will be needed, which the EU executive, he announces, intends to channel through a strategy coming in the next few weeks. (EuNews)
La produzione di veicoli spaziali e dei loro vettori, generata nell’Unione Europea durante il 2023, ha totalizzato 4 miliardi di euro. Questo, oltre a rappresentare un decremento rispetto al valore della produzione dell’anno precedente, quando nel 2022 si aggirava intorno ai 5,6 miliardi di euro, porta anche a un ritorno dei livelli produttivi alla quota più bassa degli ultimi dieci anni. (Il Sole 24 ORE)

Guardando alla storia dell’esplorazione spaziale, si scopre che, nonostante l’enfasi sulle imprese scientifiche e civili, come la celebre corsa alla Luna, le motivazioni principali sono sempre state di natura militare e geopolitica. (Notizie Geopolitiche)
Il commissario Ue per lo spazio invoca uno “scudo spaziale europeo”. Si farà uno scudo spaziale europeo? (Start Magazine)