Ventennale G8, l’ex ministro Scajola: “La responsabilità fu dei violenti ma la polizia era impreparata”

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Scajola diventò ministro appena un mese prima: “Noi, quando siamo arrivati al governo, avevamo già trovato l’indicazione di Genova come luogo per svolgere l’evento.

Ma “dall’altro punto di vista le forze di polizia avevano dimostrato che c’erano lacune nei piani organizzativi.

Così Claudio Scajola, in un’intervista rilasciata all’agenzia Italpress, ripercorre i fatti del G8 di Genova quando era ministro dell’Interno del governo Berlusconi (Genova24.it)

Su altre fonti

L’evento sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook di Terni Valley e sarà organizzato secondo un susseguirsi di interventi di persone che erano presenti a Genova e non hanno mai dimenticato quelle giornate A vent’anni dal G8 di Genova, scrivono in una nota, dobbiamo raccontare e riflettere ancora oggi su cosa è accaduto in quei giorni. (Terni in rete)

In base ai filmati che mostrano il sangue zampillante di Giuliani e secondo le conferme dell’autopsia, il ragazzo morì diversi minuti dopo essere stato colpito. Altri ancora raccontano di essere stati obbligati a inginocchiarsi e abbaiare come cani, e di essere stati picchiati se il guaito cessava anche solo per un momento. (The Vision)

Anzi, il Pm, il dottor Zucca, ha detto che alla Diaz erano stati commessi dei delitti per cui non esistevano nemmeno delle leggi”. Eppure Mark aveva subito alzato le braccia davanti ai primi agenti in tenuta antisommossa. (Sky Tg24 )

Gli orrori della Diaz sono una macchia nella storia su cui la politica ha la responsabilità di dover spiegare tutto. L’idea era quella di dar vita a una commissione di inchiesta parlamentare. (Fanpage.it)

La città, ferita dalle alte barriere di ferro, appare già semideserta, molti hanno chiuso i negozi per timore di subire danni, chi ha potuto ha lasciato Genova diretto alle case di campagna e al mare. (Primocanale)

Contestavamo un mondo dove il 20% della popolazione umana possedeva l’80% della ricchezza del pianeta, oggi, sempre secondo Credit Suisse, il 12% possiede l’85% della ricchezza e il 55% solo l’1,3%! Sono trascorsi vent’anni dal G8 di Genova, dalla “notte cilena” alla scuola Diaz e dalle torture alla caserma Bolzaneto. (Il Fatto Quotidiano)