Franchi tiratori draghiani contro Berlusconi dentro Forza Italia: protagonisti e retroscena

Iacchite.blog INTERNO

Possibili franchi tiratori potrebbero spuntare anche nella Lega e in Fratelli d’Italia.

Un elenco di 40 nomi – tra cui parlamentari di peso di Forza Italia, ministri e volti storici del centrodestra – additati di non voler votare Berlusconi per il Quirinale.

La maggior parte dei potenziali franchi tiratori viene dalla Camera.

Al Senato invece il gruppo dei possibili franchi tiratori è composto da nomi di peso del berlusconismo che fu

Perché se il leader azzurro compulsa morbosamente la lista aggiornata degli “scoiattoli” da conquistare per arrivare a quota 505, i suoi emissari ne hanno anche un’altra: quella dei potenziali franchi tiratori dentro il centrodestra. (Iacchite.blog)

Ne parlano anche altre fonti

Silvio Berlusconi e così via”, scrive Verdini nella sua mail ‘Marchiando’ le schede, così da renderle riconoscibili: a Fratelli d’Italia sarà detto di scrivere “Silvio Berlusconi”, alla Lega “on. (Il Fatto Quotidiano)

Il risultato sarebbe la sconfitta sul campo del centrodestra, e un avviso di dissoluzione, come paventa Sallusti. Ciò che è in gioco è infatti qualcosa di più: e cioè il destino dello stesso centrodestra. (Corriere del Mezzogiorno)

Secondo altri boatos resterebbe sempre in piedi un altro ‘piano B’, con l’ex presidente del Senato Marcello Pera in campo (ipotesi gradita a Matteo Salvini) oltre all’opzione di una donna come Letizia Moratti. (Secolo d'Italia)

Inizia così la lettera segreta che Denis Verdini avrebbe inviato a Dell’Utri e Confalonieri per illustrare la strategia per portare Berlusconi al Quirinale, come riporta oggi il Tirreno. (Il Dubbio)

Ma stare fuori dall’aula non è un bel gesto e dunque il centrosinistra alla fine potrebbe decidersi a votare. È evidente che a quel punto il centrodestra subirebbe contraccolpi non indifferenti e lo spettro dello sfarinamento assumerebbe contorni concreti. (Quotidiano del Sud)

Non accettiamo veti su Berlusconi” Il segretario della Lega Matteo Salvini replica al leader Pd Letta, secondo cui il nome di Berlusconi sarebbe “il più divisivo”: “Non accettiamo veti, esclusioni o arroganze”. (Fanpage.it)