L'Europa smentisce Cingolani. La CO2 c'entra poco con i rincari

LA NOTIZIA ECONOMIA

E invece è proprio il ministro della Transizione ecologica italiano a farne un ennesimo motivo per evidenziare le difficoltà della transizione e non i vantaggi.

“Ci sono delle scelte che gli Stati membri possono fare – spiega – ad esempio ridurre l’Iva, ridurre le tasse sull’energia o dare un sostegno diretto alle famiglie per affrontare i rincari dell’energia”.

Inevitabili, dunque, le polemiche e i distinguo su quanto affermato dal ministro. (LA NOTIZIA)

Su altri media

Vale 150 miliardi di dollari il Clean Energy Plan della nuova amministrazione a guida democratica, che prova a mettere il turbo per recuperare il tempo perso con Trump. Questo il pilastro principale del Clean Energy Plan (Rinnovabili)

La simbiosi virtuosa tra allevamento e ambiente permettono di guardare oltre e collocarsi in prima linea nei progetti europei a sostegno dell’acquacoltura. Il progetto IDREEM ha confermato la qualità ambientale ottimale nell’area che ospita l’impianto e la totale sicurezza alimentare del prodotto. (pesceinrete.com)

Nel mondo, in particolare negli Stati Uniti, in Cina e in Canada, lo sfruttamento dell’energia dal mare sta accelerando. L’energia del mare può dare un notevole contributo agli obiettivi ambiziosi dell’Unione europea in tema di lotta ai cambiamenti climatici, azzeramento delle emissioni di gas serra e neutralità climatica al 2050. (La Repubblica)

“Solo un quinto dell’attuale aumento dei prezzi dell’energia può essere attribuito alla crescita del prezzo della CO2, il resto è semplicemente una conseguenza delle carenze del mercato. Poi l’invito al Parlamento e al Consiglio: “diamo un’occhiata al pacchetto Fit for 55 nel suo totale. (Qualenergia.it)

Secondo i rappresentanti dei lavoratori, la materia energetica, la giusta transizione e le modalità di spesa delle risorse a disposizione per rilanciare lo sviluppo e l'occupazione della Sardegna "devono essere frutto di una discussione collettiva, che non può prescindere dal coinvolgimento delle parti sociali". (L'Unione Sarda.it)

In questa occasione i più autorevoli rappresentanti istituzionali europei del settore tra cui John Bell, Direttore Generale della divisione Healpthy planet della Commissione Europea si sono confrontati sulle soluzioni sostenibili da adottare per individuare le nuove tecnologie di smaltimento e riciclo dei rifiuti marini in un’ottica di economia circolare. (pesceinrete.com)