Ex Ilva, è l’ora di scoprire le carte. Ma per i nuovi acquirenti i tempi non saranno brevi
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E ora che i termini per la presentazione delle offerte vincolanti si sono chiusi a mezzanotte, i commissari di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria si apprestano a scoprire le carte. Ovvero, ad aprire le buste per vedere chi ha offerto cosa e per quale attività e stabilimento messo in vendita. Rispetto alle manifestazioni di interesse giunte a settembre, i commissari puntano ad avere un quadro nitido non solo dei gruppi industriali in corsa ma, soprattutto, delle loro effettive intenzioni rispetto a piano industriale, investimenti, decarbonizzazione, prezzo di acquisto, occupazione, mantenimento nel tempo dell’occupazione e iniziative a favore delle comunità locali che ospitano l’ex Ilva. (quotidianodipuglia.it)
Su altri media
(Adnkronos) – (CremonaOggi)
«Il dato registrato di ben 10 gruppi industriali, stranieri e nazionali, interessati all'acquisto di Acciaierie d'Italia, segnala che l'acciaieria tarantina offre buone prospettive sul piano di un possibile e auspicabile rilancio della produzione dell'acciaio, settore strategico per il nostro Paese». (Taranto Buonasera)
Ex Ilva, sono dieci le offerte pervenute per l’acquisizione degli stabilimenti: i nomi, le cordate, la provenienza. Tra gli italiani, interessati solo ai singoli asset, anche Marcegaglia (FIRSTonline)
Neanche sono arrivate le 10 offerte vincolanti sul tavolo dei commissari per l'Ex Ilva e già si parla di possibili rilanci e si va a caccia delle alleanze per coinvolgere anche chi ha presentato il suo dossier solo per un pezzo di Acciaierie d'Italia ma assicurerebbe un presidio italiano. (ilmattino.it)