Uk, ora anche i Tory chiedono le dimissioni di Boris Johnson dopo il ‘party-gate’: più del 60%…

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Il gruppo scozzese dei Tory, per bocca del loro leader Douglas Ross, ha espresso il proprio favore sulle sue dimissioni.

Secondo quanto infatti riporta il Guardian, più del 60% dei deputati conservatori sono ora favorevoli alle dimissioni del capo del governo.

Starmer aveva definito le scuse di Johnson “senza valore”, accusandolo di aver mentito alla Camera e al popolo britannico

Già ieri il leader dell’opposizione laburista Keir Starmer, durante il suo intervento in Parlamento, aveva già sfidato il premier britannico a dimettersi. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

Boris Johnson vacilla, la sterlina no. Le scuse di Johnson potrebbero non bastare a placare le polemiche sia dal suo partito sia dai rivali laburisti, pertanto, in queste ore sta prendendo sempre più quota l’ipotesi delle dimissioni. (Finanzaonline.com)

E le prime pagine dei giornali d'oltremanica raccolgono oggi quella tensione quasi elettrica che permeava ieri le pareti del palazzo di Westminster. Il "giorno nero" di Boris Johnson. «Il futuro del Primo ministro è sul filo del rasoio dopo il party al numero 10» titola la copertina del "Guardian", che mette in primo piano una foto del premier che sfoggia mascherina e capigliatura arruffata d'ordinanza. (Ticinonline)

Non ci sono veri contendenti. Più che le orecchie basse, però, la vera arma di Boris è l’assenza di veri contendenti: dentro al partito Tory non ci sono, per ora, alternative all’attuale Primo Ministro. (Tiscali Notizie)

In entrambe le occasioni non sarebbe mancato l'alcol e testimoni avrebbero raccontato di gente che beveva e ballava fino a tarda notte. L’ultimo arriva dalle pagine del Telegraph che, in esclusiva, racconta di una festa a base di alcol che si è svolta la sera prima del funerale del principe Filippo a Downing Strett, dove lo staff del primo ministro si è riunito, in pieno lockdown, per salutare James Slack, il capo della comunicazione. (L'Unione Sarda.it)