Difesa europea, l’imperativo è spendere di più

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

“Ci sarà un accordo tra gli Stati membri europei sullo sviluppo industriale congiunto dell’industria della difesa e, a mio avviso, questo includerà sempre la collaborazione con i nostri partner della Nato”. La dichiarazione del cancelliere tedesco Olaf Scholz, subito dopo la conclusione del Consiglio europeo informale tenutosi ieri a Bruxelles, e prima della cena con … (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

La riunione era incentrata sulla Difesa e la necessità per i governi nazionali di aumentare le spese militari, di cui si va discutendo ormai da tempo. Emblematicamente alla riunione hanno partecipato anche soggetti “esterni” come il primo ministro britannico Keir Starmer e il segretario generale della NATO, Mark Rutte. (Contropiano)

Ma ormai il 2% non basta più. Quasi tutti gli Stati Membri sono vicino al 2% richiesto (per ora) dalla Nato, esclusi Italia (1,6%) e pochi altri. (la Repubblica)

La riunione informale del Consiglio europeo di ieri, svoltasi al Palais d’Egmont a Bruxelles, segna un avvicinamento delle posizioni: come ha sintetizzato il primo ministro portoghese Luis Montenegro, su come reperire i fondi necessari alla difesa "tutti gli Stati membri sono avanzati" nella loro posizione, che "non è ancora consensuale", convergendo sulla direzione di massima: "In primo luogo, essere rapidi. (Adnkronos)

La premier ottiene da Ursula von der Leyen l'impegno a scorporare le spese per la difesa dal Patto di Stabilità. Ma nessuno rivendica il risultato. Il rischio di fare nuovo debito e la trattativa sulle nuove risorse (Open)

È arrivato il momento delle decisioni per l'Ue sulla difesa: Von der Leyen promette flessibilità sul Patto di stabilità (ma niente debito comune). Estratto dal Mattinale europeo Difesa, come si discute (e si chiacchiera) nell’Ue (Start Magazine)

BRUXELLES – Riuniti lunedì 3 febbraio in un vertice informale e pungolati da una scena internazionale particolarmente incerta, i Ventisette hanno ribadito con forza il desiderio di promuovere una difesa comune. (Il Sole 24 ORE)