Sorpresa a Pompei,dagli scavi una tartaruga col suo uovo

Trentino INTERNO

Una pratica molto diffusa nel mondo romano, sottolinea Giglio, ma che a Pompei è stato possibile indagare poco.

E' una piccola tartaruga di terra, incredibilmente conservata con il suo uovo mai deposto, l'ultima sorpresa di Pompei che l'ANSA documenta in anteprima.

Trumper e Giglio non hanno dubbi: "Qui si costruiva senza sosta e si guardava con fiducia al futuro

"Di più ora non si può dire, speriamo nella prossima campagna di scavi, nel 2023, di capirne di più". (Trentino)

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Sul luogo del ritrovamento, però, gli studenti dell’università napoletana stanno lavorando su pavimenti e decorazioni della casa romana. Prima dell’arrivo della tartaruga, Pompei era una città ricchissima che chiamava a sé aristocratici e commercianti da tutto il Mediterraneo. (Il Primato Nazionale)

e prima della fatidica eruzione del 79 d. Successivamente, l’area venne destinata all’ampliamento del complesso termale sull’incrocio tra via dell’Abbondanza e via Stabiana (ilmessaggero.it)

ANSA/Ciro Fusco | Il direttore del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel, in occasione della scoperta della tartaruga, Pompei, 24 giugno 2022. ANSA/Ciro Fusco | Tartaruga trovata intatta dopo 2 mila anni, Pompei, 24 giugno 2022. (Open)

È stata ritrovata in perfette condizioni dopo circa 2mila anni, il fossile di una tartaruga e il suo uovo mai deposto. Questo è quello che è emerso dagli scavi effettuati a Pompei nelle scorse settimane. (Nanopress)

La tartaruga di terra ritrovata a Pompei - Reuters. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . Una tartaruga di terra in notevole stato di conservazione con la testa, coda e zampe intatte e soprattutto un uovo mai deposto: è l'ultima sorpresa in ordine di tempo di Pompei. (Avvenire)

La testuggine aggiunge un tassello a questo mosaico di relazioni tra cultura e natura, comunità e ambiente che rappresentano la storia dell’antica Pompei Il reperto è stato trasferito al Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco dove sarà studiato e analizzato dall’archeozoologa del Parco. (Cronache Campania)