Coblenza condanna il servitore, non il regime

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Presentata per quella che in effetti è, la prima condanna storica di un carnefice d’un regime tuttora vigente, il Tribunale di Coblenza sentenzia che il cinquantottenne ex colonnello siriano Anwar Raslan dovrà attendere la fine dei suoi giorni in carcere.

A Colonia viene condannato un uomo di regime, mentre il regime degli Asad, carezzato anche da molti Paesi occidentali, prosegue la sua cinica esistenza

Attentato sanguinoso, con vittime civili, che fa crescere l’indignazione contro i ribelli anti regime. (AgoraVox Italia)

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Questa è la prima volta che un alto funzionario del governo siriano è condannato per crimini contro l’umanità. Ex colonnello dell’Esercito siriano condannato all’ergastolo. Un ex colonnello dell’Esercito siriano è stato dichiarato colpevole di crimini contro l’umanità. (ilFormat)

La sentenza della corte tedesca è la prima di questo genere e arriva alla vigilia dell'undicesimo anno del conflitto interno al paese mediorientale. La condanna di Raslan è stata accolta con soddisfazione dai tanti siriani che hanno attorniato il tribunale di Coblenza in attesa della sentenza. (ilGiornale.it)

Una sentenza senza precedenti per questo primo processo al mondo che coinvolge un ex alto ufficiale dei servizi di intelligence siriani. Dopo 107 giorni di giudizio, i giudici hanno condannato l’ex colonnello siriano Anwar Raslan all’ergastolo per crimini contro l’umanità. (oggiurnal)

Raslan ha cercato rifugio in Germania dopo avere disertato il regime siriano nel 2012. Attivisti siriani si sono radunati fuori dal tribunale con degli striscioni e cartelli con la scritta "Dove sono? (Il Sole 24 ORE)

Le accuse contro di lui parlavano di 58 omicidi, stupri e aggressioni sessuali messi in atto nella famigerata prigione di al-Khatib. (Farodiroma)

Era in Germania da cinque anni, arrivato assieme alla famiglia come “rifugiato politico” dopo esser stato aiutato a fuggire da influenti membri dell’opposizione in esilio. Questi stessi oppositori al regime lo avevano persino accreditato per partecipare nel 2014 ai “colloqui di pace” di Ginevra mediati dall’Onu. (laRegione)