Il patto Italia-Francia che rafforza la Ue. Draghi e Macron: “Grazie Sergio per averci salvato dai populismi”

Tiscali Notizie INTERNO

Due paesi, Italia e Francia, da oggi “ancora più vicini" grazie ad una collaborazione “più sistematica e strutturata”.

Ogni volta, in questi anni, è stato Mattarella a riprendere il filo di un discorso che con lungimiranza e visione non poteva essere lasciato cadere.

“Grazie - hanno riconosciuto Draghi e Macron - per aver per aver salvato i rapporti tra Roma e Parigi nella stagione dei populisti”. (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altri media

Il Trattato, progettato nel 2017, è arrivato alla firma soltanto in virtù del rapporto tra il presidente francese Emmanuel Macron e il nostro premier. Silvio Berlusconi subì lo sgambetto di un Sarkozy deciso ad eliminare non solo Gheddafi, ma anche l'influenza italiana in Libia. (il Giornale)

Per Draghi invece questa intesa è l'occasione per ripensare l'Europa, per avere un peso, per tornare ad avere un ruolo centrale. «Le nuove regole - sostiene Draghi - devono riflettere un passato che bisogna correggere e un futuro che bisogna disegnare» (il Giornale)

Una cornice politica al massimo livello, un segnale forte di governance europea, una serie di procedure destinate a conciliare interessi e posizioni. Italia e Francia formalizzano i loro rapporti con il Trattato del Quirinale. (La Stampa)

Il Trattato abbraccia molti campi, dall’economia, all’agricoltura, passando, ovviamente, per la difesa e la sicurezza. Il Trattato è molto importante ed è il primo di questa natura e portata sottoscritto dall’Italia con un altro “grande”. (Startmag Web magazine)

Dispone di grandi gruppi aperti al sistema globale e di un recente sviluppo di start up nel Tech. Oggi l’aeroporto di Nizza è in mani italiane, e credo che ci vorrebbero ancora più investimenti italiani in Francia (Startmag Web magazine)

Nessuno dei presenti che applaude è infatti in grado di dire se tra pochi mesi il presidente della Repubblica sarà ancora al Quirinale, se il premier sarà a Palazzo Chigi o avrà traslocato al Colle, e se il presidente francese sarà all’Eliseo dopo il voto di aprile Era inevitabile che su questo accordo si incrociassero anche i destini personali dei tre protagonisti. (La Stampa)