New York Times: "Rupert Murdoch divorzia da Jerry Hall"

Anna Torv, la seconda moglie, è rimasta a suo fianco per 30 anni e gli ha dato Elizabeth, Lachlan e James.

Secondo gli osservatori il divorzio difficilmente cambierà la struttura societaria del miliardario, come la successione del suo impero fondato sull'editoria mondiale.

New York, 22 giugno 2022 - Rupert Murdoch sta per divorziare dalla quarta moglie Jerry Hall, sarebbe finito l'amore tra il 91enne tycoon australiano e la 65enne modella e attrice texana, ex di Mick Jagger, secondo il New York Times. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altre fonti

Nuovo secolo Comincia un nuovo secolo e poco più che quarantenne Hall si reinventa attrice, più in teatro che al cinema, e occasionalmente cantante. Si sposano su una spiaggia esotica nel 1990, la cerimonia non ha valore legale come scoprirà dolorosamente Jerry nove anni più tardi. (Corriere della Sera)

La coppia, che non ha avuto figli, si è sposata a Londra nel marzo 2016 dopo un fidanzamento durato cinque mesi. Allora, il magnate dei media si era definito "l’uomo più fortunato E più felice del mondo". (Corriere dell'Umbria)

E la separazione potrebbe valere ben 16 miliardi di euro. A tanto ammonta la fortuna accumulata dall’australiano con il suo impero mediatico, News Corp, di cui fanno parte, tra gli altri, il tabloid Sun , il Times di Londra, Fox Tv e il Wall Street Journal . (OGGI)

Per Rupert Murdoch si tratta del quarto matrimonio e, almeno fino alla lussuosa festa per il suo 90esimo compleanno, tenutasi lo scorso anno, sembrava che le cose andassero per il meglio. Rupert Murdoch, un impero da 17 miliardi di dollari. (DiLei)

Allora, il magnate dei media si era definito "l'uomo più fortunato e più felice del mondo". 23 giugno 2022 a. a. a. Il tycoon dei media Rupert Murdoch divorzia da Jerry Hall dopo sei anni di matrimonio. (Liberoquotidiano.it)

Murdoch e la Hall si sono sposati nel marzo 2016 in un sontuoso palazzo secolare nel centro di Londra. Lo riportano fonti anonime, ma sono raccolte da giornali autorevoli tra cui il New York Times e non dai soliti tabloid inglesi. (Il Fatto Quotidiano)