Ops Banca Generali: per Barclays il titolo vale 60,6 euro. Il ruolo centrale dei banker e del ceo Gian Maria Mossa
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Gli analisti di Barclays fanno il punto della situazione sull’ops di Mediobanca su Banca Generali. L’operazione prevede che Piazzetta Cuccia corrisponda 1,7 azioni Generali (ex dividendo) ogni titolo di Banca Generali portato in adesione. L’offerta comporta un prezzo implicito di offerta di 54,17 euro per azione. La ricerca è stata pubblicata dopo che il consiglio di amministrazione di Banca Generali ha conferito mandato all’amministratore delegato, Gian Maria Mossa, per analizzare le implicazioni dell’offerta. (Milano Finanza)
Su altri media
Banca Generali chiude il primo trimestre del 2025 con un utile netto di 110,3 milioni di euro che si confronta con i 122 milioni del corrispondente periodo dello scorso anno. La raccolta netta ad aprile si è attestata a 612 milioni, portando il totale cumulato da inizio anno a 2,1 miliardi (-9% rispetto allo stesso periodo del 2024). (AdvisorOnline)
Giacomo Calef, country head Italia di NS Partners, spiega che, “più che una fusione, è il sintomo di un cambiamento strutturale: l’industria si sta spostando verso modelli asset light, ricavi ricorrenti e maggiore integrazione tra advisory, private banking e asset management. (Advisor Online)
Nominati gli advisor per l’ops di Mediobanca. Confermati i target per il 2025, L’ad Mossa: “Concentrati sulle nostre priorità”. Sospesa la presentazione del nuovo piano in attesa di sviluppi sul risiko (firstonline.info)
Il sistema bancario e assicurativo italiano, è agitato, negli ultimi mesi, da tante ops, da una serie di offerte pubbliche che promettono di cambiare i connotati a una bella fetta di sistema economico-finanziario: Unicredit vuole Bpm, Bper vuole la Popolare di Sondrio, Mps vuole Mediobanca, Mediobanca vuole, da poco, Banca Generali, la terza più importante nel private banking in Italia. (Vita.it)
Banca Generali ha concluso il primo trimestre dell’anno con risultati finanziari positivi, nonostante un calo significativo nella raccolta netta. L’utile netto è cresciuto, passando da 87 milioni di euro a 110,3 milioni di euro, riflettendo un buon andamento della banca. (Corriere dell'Economia)
Il risultato netto ricorrente – al netto di poste straordinarie – si attesta a 87 milioni, in crescita del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, grazie a una maggiore qualità degli utili e all’integrazione di Intermonte, completata a inizio anno. (Gli Stati Generali)