Giorgetti si barcamena tra Meloni e Salvini sul piano di riarmo europeo
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Giorgetti si barcamena tra Meloni e Salvini sul piano di riarmo europeo Giorgetti si barcamena tra Meloni e Salvini sul piano di riarmo europeo. E’ l’impressione prevalente tra gli osservatori parlamentari dopo il question time a Montecitorio dove il titolare del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, esponente di spicco della Lega, quando ha risposto a una domanda sul piano ReArm Europe. D’altronde a Strasburgo Fratelli d’Italia e Lega hanno votato in maniera opposta proprio in materia di difesa (qui l’articolo di Start Magazine). (Start Magazine)
La notizia riportata su altri giornali
Fu il giorno in cui gli italiani capirono a pieno la parola spread, ossia il valore della differenza di rendimento tra i titoli di Stato nazionali con il Bund tedesco e fu la prima tessera del domino che di l&igr… Il 5 agosto è una data indelebile nei ricordi del centro-destra italiano. (L'HuffPost)
Lo abbiamo visto ieri al Consiglio Economia e Finanza (Ecofin) dove i ministri che si occupano della nascente economia di guerra hanno recepito con favore la proposta del governo Meloni: uno stanziamento di 16,7 miliardi presi dal fondo europeo InvestUe che dovrebbe generare un moltiplicatore fantasioso pari a 12 e arrivare a «tirare» fino a 200 miliardi di euro da spendere in carri armati ma anche per la «difesa» in senso largo: infrastrutture, polizie, tecnologie «dual-use» civili e militari sfigurando l’idea stessa di ricerca scientifica messa al servizio dei fabbricanti di cannoni. (il manifesto)
Giancarlo Giorgetti propone la via italiana al piano europeo per la difesa, mettendo d'accordo la maggioranza e raccogliendo l'apertura di credito da parte della Francia. Con Giuseppe Conte che raduna il M5s a Strasburgo per una protesta contro l'aumento della spesa militare e Fratelli d'Italia che propone di cambiare il nome al piano di Ursula von der Leyen. (il Giornale)

Così Matteo Salvini a commento di quanto emerso all’Ecofin."Investire in sistemi di protezione e sicurezza a livello nazionale è assolutamente utile, senza togliere fondi a sanità, scuola e famiglie, ed è fondamentale che l’Europa sia promotrice di pace, accompagnando le iniziative e le proposte di Trump, Zelensky e Putin. (LA STAMPA Finanza)
Dopo la cena di lunedì 11 marzo, animata da opinioni divergenti su come reperire gli 800 miliardi di euro per il piano di riarmo europeo, il titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti, ha fatto quel che gli riesce meglio: far quadrare il più possibile i conti. (Milano Finanza)
L’Italia, ha continuato il capo del Mef, «appoggia i pacchetti di semplificazioni normative denominati "Omnibus" della Commissione europea, ma chiede interventi supplementari sul rinvio delle scadenze degli obblighi di rendicontazione di sostenibilità e di due diligence ambientale per le imprese». (Italia Oggi)