Lagarde: "Da più spesa per la difesa rischi di alta inflazione"

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Bruxelles – Troppo poco finora, il rischio di investire troppo tutto insieme adesso. Sulla difesa rischia un pasticcio tutto a dodici stelle, e alla Banca centrale europea si inizia a guardare con qualche apprensione alla voglia di investire nell’industria pesante. “La frammentazione del commercio e una maggiore spesa per la difesa in un settore con capacità limitata potrebbero in linea di principio spingere verso l’alto l’inflazione“, avverte la presidente della Bce, Christine Lagarde, partecipando alla XXV conferenza sulla ‘Bce e i suoi osservatori‘ organizzata dal Goethe Institut di Francoforte (EuNews)
Ne parlano anche altre fonti
La Banca centrale europea brancola nel buio. IL CASO ROMA Christine Lagarde ormai lo ammette apertamente. (ilmessaggero.it)
Christine Lagarde indossa l’elmetto e si prepara all’ennesima battaglia. Invece "l’eccezionale incertezza economica e geopolitica" – causata dai dazi di Trump, dalle spese per il riarmo europeo annunciato dalla Commissione e dalle conseguenze del cambiamento climatico – ha riacceso i timori di una fiammata dei prezzi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
È quanto ha affermato il vicepresidente della Banca centrale europea, Luis de Guindos, sottolineando che nella valutazione dell'inflazione la Bce (in foto la presidente Christine Lagarde) deve «tenere conto dell'incertezza del contesto attuale, che è addirittura più elevata di quanto lo fosse durante la pandemia». (il Giornale)

Il messaggio è rivolto ai mercati e segue il filo dell'ultimo Consiglio direttivo della Bce, la scorsa settimana: l'incertezza è massima e Francoforte non intende dare alcuna indicazione né indizi su come procederà nella politica dei tassi. (L'HuffPost)
Così la presidente della Bce, Christine Lagarde, al programma HARDTalk della Bbc. Una guerra commerciale globale su vasta scala danneggerebbe tutti, ma in particolare gli Stati Uniti e potrebbe quindi avere come effetto collaterale una certa ripresa della spinta verso l'unità per l'Europa. (Italia Oggi)
Roma, 14 mar. Ma se non dessero frutti e si dovesse alla fine con questa guerra commerciale le conseguenze “saranno gravi per tutti, per il mondo e per i prezzi, ma per in particolare per gli Stati Uniti”. (Agenzia askanews)