Il Sud vede riaprirsi la forbice con il Nord secondo lo Svimez

Adnkronos SALUTE

Nel 2024, si manterrebbe un divario di crescita a sfavore del Sud di circa 6 decimi di punto: +1,9% al nord contro il +1,3% del Sud

Nel 2021, infatti, il Pil del Sud è cresciuto del 5,9% (a fronte di una crescita nazionale del +6,6%).

Tuttavia gli investimenti nel 2022 crescono al Sud più che al Nord, in base alle analisi di Svimez: +12,2% contro il +10,1%.

E' questo in sintesi lo scenario che tratteggiano le anticipazioni del rapporto Svimez 2022, presentate oggi alla Camera. (Adnkronos)

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Inoltre circa 550mila alunni delle primarie del Mezzogiorno, il 66% del totale, non frequentano istituti dotati di una palestra. In tutto il Sud sono circa 650mila bambini, il 79% del totale nazionale: l'Isola ne conta 184mila, l'88% del suo target; seguita da Campania (200mila, corrispondenti al 87%), Calabria (60mila, 80%, e Puglia (100mila, 65%). (RagusaNews)

Il Mezzogiorno in media va un po’ peggio (+2,8 a fine anno, + 0,9 il prossimo). La prima a fine 2022 segnerà +3,3%,che nel 2023 crollerà a + 1,7 per posizionarsi su +1,9 a fine 2024. (Corriere del Mezzogiorno)

Il PIL del Sud - calato dell'8% nel 2020 (-9% il calo a livello nazionale) - è cresciuto infatti del 5,9% nel 2021 (a fronte di una crescita nazionale del +6,6%). Nel 2023, il Pil dovrebbe segnare un incremento dell'1,7% nelle regioni centrosettentrionali, e dello 0,9% in quelle del Sud (Borsa Italiana)

Risultato: gli allievi della scuola primaria nel Mezzogiorno frequentano mediamente 4 ore di scuola in meno a settimana rispetto a quelli del Centro-Nord (TeleRama News)

Oltre il 60% degli alunni del Sud non ha né la mensa né la palestra e il tempo pieno è molto minore nel Mezzogiorno Il recupero dell’occupazione nel 2021 è però interamente dovuto al Sud a una crescita dei dipendenti a termine e tempo parziale involontario. (Avvenire)

I costi dei trasporti nel Sud sono oltre il doppio che nel resto del Paese: nel complesso, il sistema economico meridionale è più fragile. Le imprese del Mezzogiorno, spiega la Svimez, sono più esposte delle altre nel resto del Paese allo shock Ucraina e agli aumenti dei costi dell’energia. (Telemia)