“Riaprire subito, per non morire di crisi”

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A Milano sono stati gli ambulanti a dare sfogo alla protesta bloccando il traffico davanti alla stazione, per poi spostarsi in un corteo non autorizzato fino alla Prefettura.

“Vogliamo lavorare”. Gli episodi più gravi riguardano la capitale, dove si sono concentrati partite Iva e ristoratori arrivati da tutta Italia.

L’insofferenza e la disperazione dei commercianti con le serrande da mesi abbassate per il Covid-19 sono culminate ieri sera in una protesta che, da tutta Italia, ha un solo slogan: “Riaprire subito, per non morire di crisi”. (Ticinonews.ch)

Ne parlano anche altre fonti

< Lavoriamo all’aperto, possiamo garantire sicurezza i nostri clienti e a noi stessi > garantiscono Nel corso della mattinata gli ambulanti hanno incontrato anche il sindaco di Verbania, Silvia Marchionini. (Azzurra TV)

"Le chiusure dei mercati che si protraggono da settimane e che sembrano non avere una fine certa rendono la situazione insostenibile dal punto di vista economico, perchè senza entrate le micro attività non possono sostenersi" dice Fiva L'appuntamento è alle 10 nel padiglione dei generi vari, dove gli operatori ambulanti del mercato coperto e rappresentanti dei mercati rionali cittadini insceneranno un flash mob di protesta davanti ai banchi chiusi. (NovaraToday)

Che poi aggiungono in conclusione: “Occorre una nuova formula di dialogo, con le sorde istituzioni affinché la situazione cambi ed al più presto“. “La ristorazione non può continuare ad essere il capro espiatorio della diffusione del contagio. (Radio Gold)

Ma purtroppo quello degli ambulanti extra-alimentari di Torino, da Cit Turin a Porta Palazzo, non è un ritorno definitivo, bensì una protesta in difesa del diritto di lavorare, che in zona rossa non gli è concesso. (Corriere della Sera)

Una delegazione del direttivo di Assidea, che ha organizzato la manifestazione a cui hanno aderito ambulanti da tutta la regione, è stata ricevuta dal Prefetto di Firenze Alessandra Guidi. Ci scusiamo ancora una volta con la città per i disagi creati, ma l’unica responsabilità è di una politica sorda incapace di ascoltare i bisogni reali del Paese”“ (FirenzeToday)

Non solo non stiamo lavorando e abbiamo bollette e tasse da pagare, ma i nostri investimenti sono bloccati nei furgoni Non si tratta di una apertura dopo le strette legate al covid, ma della volontà dei commercianti del comparto che protesteranno, tornando regolarmente dietro i loro banchi, per sottolineare la loro necessità di lavorare. (NTR24)