«Siamo ai titoli di coda»
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Minacciato dai processi monopolistici e dalla crisi del settore, la produzione cinematografica italiana subisce l'attacco del governo Dopo gli scioperi dell’estate scorsa degli sceneggiatori e attori di Hollywood, questo rischia di essere l’annus horribilis per il cinema italiano. «Siamo ai titoli di coda». Questo lo slogan lanciato negli ultimi mesi – rimbalzato dalle manifestazioni di Roma, Torino e Palermo del 4 giugno – dai lavoratori e lavoratrici del settore, catapultati dal governo Meloni in una situazione di drammatica incertezza rispetto al futuro delle produzioni e alle condizioni lavorative. (Jacobin Italia)
Ne parlano anche altre fonti
Era uno sporco lavoro, qualcuno doveva pur farlo e l’ho fatto io. Non mi aspetto un vitalizio e un monumento, ma spero apprezzerete. (corriereadriatico.it)
Milano, 29 ago. – Aumentano le opere audiovisive e web e i film prodotti, anche quelli italiani, e sono sempre di più le donne che firmano la regia di lungometraggi e documentari. (Agenzia askanews)
SETTORE: Logistica e Trasporti Orienta Spa, Filiale di Foligno, (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Scoppia il caso sul nuovo tax credit presentato all’Italian Pavilion durante il Festival di Venezia 2024, con i produttori e gli autori che non apprezzano appieno la nuova norma nonostante il direttore generale della direzione cinema Nicola Borrelli e la sottosegretaria Lucia Borgonzoni abbiano sottolineato gli aspetti positivi della riforma. (Lo Speciale)