Quirinale, Salvini nel giorno del vertice di centrodestra: «Nessuno può dire no a Berlusconi»

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Per 30 anni è stata la sinistra a dare le carte, diciamo che dopo 30 anni anche al Quirinale il centrodestra penso che abbia tutti i titoli, oltre che i numeri, per fare la sua partita.

Salvini ha sottolineato la volontà di vedere un centrodestra «compatto» sull’elezione del prossimo capo dello Stato.

Oggi è in programma un vertice di centrodestra a Villa Grande per parlare delle strategie sulla corsa al Quirinale

Il leader della Lega Matteo Salvini è tornato a parlare della corsa al Quirinale e, in particolare, del nome di Silvio Berlusconi: «Dopo 30 anni il centrodestra ha una occasione storica di fare una scelta di assoluto livello che non sia necessariamente di sinistra. (Open)

Se ne è parlato anche su altre testate

E successivamente è stato Berlusconi uno dei promotori dell'intesa che ha portato alla nascita del governo Draghi. È stato Silvio Berlusconi a garantire sul piano internazionale i migliori rapporti per l'Italia. (LiberoQuotidiano.it)

Riccardo Molinari, capogruppo del Carroccio, dice che «occorre preparare un piano B, trovare anche un'altra figura di centrodestra che sia condivisibile dal centrosinistra». Salvini e la Meloni temono che Berlusconi non abbia i numeri, ma Letta ha il terrore opposto: che quei numeri ci siano (Liberoquotidiano.it)

Ma le due linee sono in contrapposizione visto che la mancata votazione di Berlusconi potrebbe risolversi in elezioni anticipate Secondo lui per l’elezioni di Berlusconi come capo dello Stato servirebbero sollo altri 25 voti. (la VOCE del TRENTINO)

Ieri sera ho cenato con il capogruppo del Ppe, Manfred Weber, che mi ha assicurato il sostegno di quella grande famiglia". "Non solo garantisco stabilità in Italia, ma anche in Europa – i. È una prova d’amore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Presenti anche Gianni Letta, il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani e il senatore di Fdi Ignazio La Russa Ci sono Salvini, Meloni e Tajani. (LaPresse)

Da Villa Grande non arriveranno i segnali che i “giovani allievi” alleati Salvini e Meloni chiedono all’anziano “professore” Silvio Berlusconi. Così come non gli è piaciuto che ieri mattina Giorgia Meloni abbia voluto mettere a suo modo un altro aut aut. (Il Riformista)