Tajani rilancia sullo ius italiae, ma la Lega lo blocca: "Non passerà mai"

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Redazione Interno Redazione Interno   -   Mentre il governo è impegnato nella riforma della giustizia e in quella fiscale, Antonio Tajani riaccende il dibattito sulla cittadinanza, tornando a insistere sulla necessità di modificare le regole per l’acquisizione della cittadinanza da parte degli stranieri. Il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, intervenuto al Forum in Masseria a Manduria, ha ribadito la sua posizione: "Vorrei convincere i nostri alleati, spiegando la bontà della nostra proposta". Un riferimento allo ius italiae, che prevede l’ottenimento della cittadinanza dopo dieci anni di residenza, in contrasto con la precedente ipotesi di referendum sostenuta da altri.

Ma la reazione della Lega non si è fatta attendere. Matteo Salvini, attraverso i suoi collaboratori, ha fatto sapere che la proposta "non passerà mai", ricordando che la priorità del governo è altrove. Una presa di posizione netta, che riflette l’irrigidimento degli alleati sul tema, già chiarito dalla premier Giorgia Meloni, secondo cui la cittadinanza "non rientra nel programma".

Tajani, però, non demorde e prova a smarcarsi dall’etichetta di "lassismo", spesso associata a chi sostiene riforme più inclusive. "Un centrodestra moderno deve farsi carico di questo problema, senza lasciarlo alla sinistra", ha affermato, sottolineando che l’integrazione è parte di una visione politica che guarda al futuro. Pur ammettendo che non si tratta dell’"emergenza numero uno", il leader di Forza Italia difende la sua linea, richiamandosi all’eredità di Silvio Berlusconi e assicurando di non voler creare tensioni nella coalizione.

La questione, tuttavia, rischia di riaprire una frattura nel centrodestra, già emersa in passato su temi sensibili come le politiche migratorie. Se Tajani punta a un approccio più inclusivo, evocando il modello romano di integrazione – "Roma inglobava, non escludeva" –, la Lega ribadisce la sua opposizione, considerando la proposta un rischio per l’identità nazionale.