Cuneo fiscale: Nursing Up denuncia l'esclusione di infermieri e sanitari. "Le Regioni intervengano subito".
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Mentre a giugno molti dipendenti pubblici riceveranno un rimborso medio di 480 euro grazie al taglio del cuneo fiscale, infermieri e professionisti del SSN rischiano di essere ancora una volta esclusi. A lanciare l’allarme è Nursing Up, il sindacato che rappresenta gli infermieri italiani, con un appello urgente alle Regioni: “Non siamo lavoratori di serie B. Estendete subito i benefici anche alla sanità”. (AssoCareNews.it)
Ne parlano anche altri media
Nel mese di giugno 2025, i dipendenti della Pubblica Amministrazione riceveranno in busta paga gli effetti del taglio del cuneo fiscale, insieme agli arretrati da gennaio a maggio. La misura, attuata con notevole ritardo rispetto al settore privato, prevede incrementi variabili in base al reddito annuo complessivo e alla fascia di appartenenza. (Scuolainforma)
La conferma è arrivata direttamente da fonti interne al sistema NoiPA: i sistemi informatici sono stati aggiornati e tutto è pronto per l’erogazione del beneficio. (Lavoro e Diritti)
“A giugno molti dipendenti pubblici riceveranno un rimborso medio di 480 euro grazie al recupero del cuneo fiscale. Il rimborso medio di 480 euro per i dipendenti pubblici, previsto grazie al recupero del cuneo fiscale non riguarda infermieri e professionisti del Ssn (Quotidiano Sanità)
Al giorno d’oggi arrivare a fine mese è quantomai difficile con tutte le spese che ci sono, la famiglia da sostenere, le bollette da pagare, l’affitto o la rata del mutuo. Per non parlare dei generi alimentari che costano sempre di più. (Radio Radio)
Ll tanto sbandierato taglio del cuneo fiscale (attraverso detrazioni o bonus che decrescono al crescere del reddito) dovrebbe approdare nelle buste paga di giugno. (usb.it)
Per il settore scolastico, come risaputo, il beneficio medio previsto è di circa 83 euro netti al mese, ma con gli arretrati da gennaio 2025, l’importo potrà raggiungere circa 500 euro netti a giugno. Tuttavia, non tutti ne trarranno vantaggio e in alcuni casi potrebbe essere meglio rinunciare. (Scuolalink)