La Turchia nei Brics: Erdoğan non scarica l'Occidente, ma si prepara a un mondo post-occidentale (di M. Giustino)

La Turchia nei Brics: Erdoğan non scarica l'Occidente, ma si prepara a un mondo post-occidentale (di M. Giustino)
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Altri dettagli:
L'HuffPost ESTERI

Si potrebbe pensare che la Turchia abbia presentato la domanda di adesione all'alleanza dei Brics semplicemente perché si sente frustrata dall'Unione europea che l’ha di fatto esclusa dal processo di allargamento e per l'ostinato rifiuto di Bruxelles, dal 2016, di ampliare l'accordo di Unione doganale del 1996 e forse anche per il fatto che Washington, da quando nel 2019 Ankara ha acquistato il sistema di difesa missilistico russo S-400, la tiene a distanza. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri media

La Turchia ha ufficialmente presentato una domanda per entrare a fare parte dei Brics, l'organizzazione internazionale delle economie emergenti fondata nel 2009, di cui fanno già parte Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran, Russia e Sudafrica. (Sky Tg24 )

" ISTANBUL, 03 SET " Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accettato l'invito di Mosca di partecipare al summit in Russia in ottobre dei Brics, l'organizzazione delle economie... (Virgilio)

La schizofrenia turca è tornata, ammesso si fosse mai ammorbidita. Oggi, la batosta. (il Giornale)

La Turchia chiede di entrare nei Brics: per la prima volta sarà a un vertice a Mosca. Le ragioni della svolta di Erdogan

La notizia, riportata ieri da Bloomberg, è di quelle dirompenti e mostra la volontà di Recep Tayyip Erdogan di giocare su ogni tavolo la partita geopolitica per l'aumento dell'influenza globale di (Inside Over)

Ecco come la Turchia putineggia nei Brics Come e perché la Turchia vuole aderire ai Brics. Fatti, reazioni e scenari (Start Magazine)

Il portavoce dell’Akp, il partito del presidente Erdogan, Omar Celik conferma che la Turchia chiede di entrare a far parte dei Brics Plus, quella alleanza economica e politica fondata da Brasile, India, Russia e Cina che si sta allargando anche ad altri Paesi in chiaro spirito di opposizione e di alternativa ai governi occidentali. (la Repubblica)