Ucraina e l’accordo sulle terre rare, così Zelensky ha riconquistato Trump

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(Adnkronos) – Dopo mesi di tensioni culminate nel disastroso faccia a faccia alla Casa Bianca, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è riuscito a ricucire il rapporto con Donald Trump e a strappare un’intesa economica strategica. Il nuovo accordo sulle terre rare, firmato questa settimana, rappresenta una svolta nei rapporti tra Washington e Kiev, non solo sul piano economico, ma anche politico. (Cremonaoggi)
Ne parlano anche altre testate
Bruxelles – Dopo lo scontro, l’intesa. I presidenti di Stati Uniti e Ucraina, Donald Trump e Volodymyr Zelensky, raggiungono un’intesa di cooperazione economica che è anche un accordo di sostegno per la sicurezza del Paese dell’est Europa. (Eunews)
Il vicepresidente Usa JD Vance e il segretario di Stato Marco Rubio avvertono: l’accordo di pace è ancora lontano e le posizioni di Russia e Ucraina sono distanti. Già il fatto che alla Casa Bianca mettano sullo stesso piano aggredito e aggressore non è un buon segnale, ma in realtà, dopo la firma dell’accordo sulle terre rare tra Usa e Ucraina, qualcosa è cambiato e Trump sembra più disposto a sostenere Kiev (Il Messaggero)
Stati Uniti e Ucraina sono più vicini, Donald Trump e Volodymyr Zelensky ricuciono i rapporti e firmano l'accordo sulle terre rare. E la Russia di Vladimir Putin, ora, inizia a preoccuparsi. A Mosca, si insinuano dubbi sulla relazione con Washington e sulla possibilità di trovare una sponda nell'amministrazione di Trump. (Adnkronos)

L'intesa segna una svolta nei rapporti tra Kiev e Washington. Dopo le tensioni con Trump, le due parti siglano un patto che garantisce investimenti americani nelle risorse del sottosuolo ucraino. (Sky TG24)
Cosa ha prodotto il faccia a faccia fra Donald Trump e Volodymyr Zelensky sotto le navate di San Pietro? L’accordo sulle risorse minerarie dell’Ucraina è un atto di sottomissione coloniale del Paese invaso dalla Russia al suo protettore americano o lascia a Kiev la speranza – come recita l’accordo stesso – di poter restare «libera, sovrana e sicura»? Il testo firmato a Washington dalla vicepremier Yulia Svyrydenko e dal segretario al Tesoro americano Scott Bessent contiene notevoli opportunità per l’Ucraina, ma anche alcune macroscopiche trappole. (Corriere della Sera)
L’accordo sui minerali (e molto altro) fra gli Stati Uniti e l’Ucraina prevede una ratifica del Parlamento di Kiev, la Verkhovna Rada. I suoi deputati hanno subito individuato la data giusta: l’8 maggio. (Corriere della Sera)