Myanmar: Save the Children, scioccante l'uccisione di un minore durante le proteste nel Paese
Myanmar: Save the Children, scioccante l’uccisione di un minore durante le proteste nel Paese. L’Organizzazione rinnova l’appello a tutti gli interessati, in particolare alle forze di sicurezza, a rispettare i diritti dei manifestanti pacifici e a salvaguardare il benessere di tutti i bambini e i ragazzi. La scioccante uccisione di un ragazzo di meno di 18 anni a Mandalay, in Myanmar, avvenuta sabato scorso conferma i peggiori timori riguardo alla sicurezza dei minori durante le manifestazioni. (La Valle Dei Templi)
Ne parlano anche altre testate
Proseguono le proteste in Myanmar. Gli attivisti hanno ribattezzato la giornata di oggi, 22.02.2021, come “la rivoluzione dei cinque due”. (LumsaNews)
La giunta militare ha inasprito i toni dopo un weekend di sanguinose violenze, avvertendo i manifestanti che "rischiano la. "I manifestanti stanno esortando le persone, soprattutto gli adolescenti e i giovani, a intraprendere un percorso del confronto, in cui perderanno la vita", ha spiegato la giunta militare (Il Sole 24 ORE)
La Ue ha deciso sanzioni mirate e il blocco degli aiuti umanitari diretti al governo di Naypyidaw. La Malaysia aveva all’inizio espresso “serie preoccupazioni” per il colpo di Stato, Ma giorni dopo aveva accettato l’offerta della giunta di rimpatriare 1200 migranti illegali in Myanmar (AsiaNews)
Le etnie sembrano confluite in un unico popolo, tutti si sento fratelli di un’unica famiglia e lottano pacificamente, senza violenza, per le strade delle città del Myanmar. Ma c’è anche una dichiarazione molto puntuale dell’Ambasciatore cinese in Myanmar che parla di disappunto del Governo cinese: “Quello che sta accadendo non è ciò che la Cina auspica in Myanmar”. (Città Nuova)
'I bambini hanno diritto a una protezione speciale, come sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia, un trattato internazionale sui diritti umani di cui il Myanmar è parte e da cui è vincolato. (Vita)
I manifestanti sono particolarmente numerosi a Rangoon (Yangon), la principale città del Paese, ma sono migliaia anche a Naypyidaw, la capitale, molti dei quali in motocicletta. "Siamo usciti di casa per unirci alla protesta e combatteremo fino alla vittoria", ha dichiarato all'Afp uno studente di 23anni (La Gazzetta del Mezzogiorno)