L'amore di Vargas Llosa per il calcio

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All’Estadio Monumental di Lima c’è una luce strana, l’atmosfera dei big match: anche se il campionato peruviano è appena iniziato, l’Universitario de Deportes ospita il Melgar che è già in fuga, capolista con quattro punti di distacco dalla U. Dopo quattro minuti Riveros, appariscente difensore dei "Cremas", come vengono chiamati i giocatori dell'Universitario de Deportes, sbaglia un retropassaggio: Kenji Cabrera si infila tra le maglie avversarie e porta in vantaggio il Melgar. (Ultimo Uomo)
Su altri giornali
Se sono diventato uno scrittore è stato per il piacere straordinario che ho provato nel leggere e per le avventure che ho vissuto grazie ai libri. «Imparare a leggere è stata la cosa più importante che mi sia capitata nella vita. (Il Messaggero)
Di Alessandro Piperno Ci vuole fegato e un bel po’ di improntitudine per credere ancora nel romanzo. Conosco romanzieri che non gradiscono che li si definisca tali. Come ti permetti?, protestano risentiti. (Corriere della Sera)
Una volta Mario Vargas Llosa ha detto che da giovane sognava di diventare uno scrittore francese. Di Flaubert, Vargas Llosa possedeva l’ossessiva disciplina e l’estrema raffinatezza formale (che combinava con quella di … (la Repubblica)

Il Perù in lutto rende omaggio allo scrittore Mario Vargas Llosa (L'Unione Sarda.it)
Gli occhi gli brillavano così tanto da sembrare un bambino di fronte a un regalo sorprendente, e non c’era premio Nobel che potesse fare da scudo all’emozione davanti a quella teca di vetro: Mario Vargas Llosa contemplava il manoscritto originale del “Gattopardo”, attrazione di casa Lanza Tomasi, dove era ospite nel ruolo di vincitore del premio Tomasi di Lampedusa. (la Repubblica)
Da bambino, voleva essere il Jean Valjean di I miserabili di Victor Hugo e il terrorista Chen di La condizione umana di André Malraux, aveva capito che solo cambiando continuamente personaggio, voce e biografia si poteva sopportare l’esistenza e disubbidire. (Il Mattino)