La pagliacciata dell’auto che si finge verde (pagando)

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Nicola Porro ECONOMIA

In merito alla catastrofica situazione dell’automotive europea, massacrata dai burocrati della religione green, sembra che siamo già giunti alle comiche finali, sebbene siano veramente in pochi a ridere. Secondo quanto riporta la stampa del Vecchio Continente, i colossi dell’industria automobilistica hanno intenzione di mettere in comune le emissioni di CO2, allo scopo di evitare le colossali multe inflitte dal politburo dell’Unione europea, sborsando cifre piuttosto rilevanti a favore delle aziende che producono auto elettriche in cambio dei cosiddetti crediti verdi. (Nicola Porro)

La notizia riportata su altre testate

Obbligano i produttori ad avere tra il 20% e il 24% di vendite in veicoli elettrici o a ricorrere al costoso acquisto di crediti di carbonio da leader del settore come Tesla. Renault ha lanciato un allarme sulle normative europee per le emissioni di CO2, sottolineando il rischio di un impatto negativo sull’industria automobilistica del continente. (Il Sole 24 ORE)

Ovvero la decisione di Stellantis, Ford e Toyota (ma anche Mazda e Subaru) di mettersi insieme e acquistare crediti verdi dalla concorrenza, leggi Tesla (che guadagnerà oltre 1 miliardo di euro, secondo gli analisti … (Il Fatto Quotidiano)

Lo ha confermato il neo-commissario al Clima, Wopke Hoekstra, rispondendo a un’interrogazione presentata da diversi parlamentari europei, preoccupati che le eventuali sanzioni miliardarie aggravino la crisi dell’industria dell’auto europea. (Corriere della Sera)

Harakiri Ue: 1,5 miliardi a Tesla e ai cinesi

Nei giorni scorsi è emerso che - per evitare le sanzioni Ue sui livelli di emissioni - Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru hanno già stretto accordi con Tesla per creare un pool comune di emissioni. (Il Messaggero - Motori)

L’ulteriore conferma è arrivata dalla normativa che dal 2035 imporrà lo stop ai motori a combustione interna diesel e benzina. E se si tratta del dossier automotive, la vocazione autolesionistica di Bruxelles raggiunge vette epiche. (Panorama)