Peste suina, in 79 comuni piemontesi parte il “lockdown” dei boschi: le zone interessate

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Sono escluse le attività connesse alla salute, alla cura degli animali detenuti e selvatici nonché alla salute e cura delle piante, comprese le attività selvicolturali

“E’ importante la tempestiva adozione del provvedimento che consente alle attività produttive di continuare a lavorare in sicurezza, fornendo rassicurazioni in merito alle esportazioni”.

E’ quanto afferma Coldiretti in riferimento alla firma dell’ordinanza dei ministri della Salute Roberto Speranza e delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli per fermare la diffusione della peste suina africana (Psa) dopo i casi riscontrati su cinghiali in Piemonte e Liguria ma anche in Germania, Belgio e Paesi dell’Est Europa. (ATNews)

La notizia riportata su altri media

Cos’è la peste suina africana. Quali sono i sintomi della peste suina africana. La PSA è causata da un virus della famiglia Asfaviridae, genere Asfivirus, incapace di stimolare la formazione di anticorpi neutralizzanti. (Il Riformista)

Si tratta di un provvedimento che consente alle attività produttive di continuare a lavorare in sicurezza, fornendo rassicurazioni in merito alle esportazioni. Nell’area circoscritta sono altresì vietate la raccolta dei funghi e tartufi, la pesca, il trekking, il mountain bike e le altre attività di interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti. (TargatoCn.it)

I casi di peste suina africana (Psa) riscontrati nei giorni scorsi in alcuni cinghiali tra Piemonte e Liguria hanno attivato misure precauzionali alle frontiere di Svizzera, Kuwait e in Oriente (Cina, Giappone e Taiwan) dove è stato dato un temporaneo stop, ha annunciato Confagricoltura, all’import di carni e salumi made in Italy La vigilanza sull’applicazione delle misure introdotte è assicurata dai servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali territorialmente competenti in collaborazione con le forze dell’ordine. (Livesicilia.it)

Permessa solo la caccia selettiva al cinghiale, come strumento per ridurre la popolazione in eccesso e rafforzare la rete di monitoraggio sulla presenza del virus. Nell’area interessata sono anche vietate le altre attività di interazione –diretta o indiretta– coi cinghiali infetti. (Luce)

“La peste suina è una grave emergenza sanitaria ed è arrivata anche in Piemonte con il primo caso riscontrato su un cinghiale. Si ravvisa infine la necessità di avviare iniziative comuni a livello europeo perché – conclude Prandini – è dalla fragilità dei confini naturali del paese che dipende l’elevato rischio di un afflusso non controllato di esemplari portatori di peste” (Il Friuli)

L’ordinanza consente alle attività produttive di continuare a lavorare in sicurezza, fornendo rassicurazioni in merito alle nostre esportazioni. E’ ammessa, inoltre, la caccia di selezione al cinghiale, come strumento per rafforzare la rete di monitoraggio sulla presenza del virus (Secolo d'Italia)