Caso Ramy, il video dell'inseguimento e dello schianto a Milano

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Il Sole 24 ORE INTERNO

Caso Ramy, il video dell'inseguimento e dello schianto a Milano 10 gennaio 2025 Lo scorso 24 novembre il 19enne Ramy Elgaml è morto dopo che lo scooter su cui viaggiava a bordo con un amico (il conducente Fares Bouzidi) si è schiantato all’angolo tra via Quaranta e via Ripamonti, a Milano, al termine di un inseguimento da parte di una gazzella dei carabinieri. Nelle immagini il terribile epilogo dell'inseguimento, con lo schianto dello scooter contro un muro. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri media

MILANO – Undici secondi in quaranta frame. Trentotto pagine per passare ai raggi X le fasi finali dell’inseguimento tra il T-Max del ventiduenne tunisino Fares Bouzidi e una Giulietta del Radiomobile guidata da un vicebrigadiere di 37 anni, terminato con l’uscita di strada di entrambi i mezzi e con la morte del passeggero dello scooter, il diciannovenne egiziano Ramy Elgaml. (IL GIORNO)

Parla di una «collisione» tra la pattuglia e lo scooter, anche se la sua ricostruzione sembra smentita dalla relazione tecnica della polizia locale in attesa della consulenza cinematica disposta dalla procura. (La Stampa)

«Esiste un principio fondamentale che è quello della proporzionalità delle azioni che devono essere messe in campo per conseguire un determinato risultato – ha spiegato Gabrielli – Io posso addirittura utilizzare un’arma se è in pericolo una vita, ma se il tema è soltanto fermare una persona perché sta scappando non posso metterla in una condizione a sua volta di pericolo. (il manifesto)

Ramy, l'indagine resta per omicidio stradale. La perizia della Polizia: nessun speronamento

I carabinieri coinvolti nell’inseguimento di Ramy Elgaml non saranno indagati per omicidio volontario con dolo eventuale almeno fino all’esito delle consulenze cinematiche e sui dispositivi elettronici disposte dalla Procura di Milano (Il Fatto Quotidiano)

Sono le 4 tre minuti e 40 secondi quando Ramy perde l’equilibrio e cade, mentre la gazzella dei carabinieri “è in frenata”. A scriverlo è la polizia locale nella relazione sull’incidente che il 24 novembre ha portato alla morte del 19enne, in sella allo scooter guidato dall’amico Fares, sfuggito a un controllo. (TGR Lombardia)

E' quanto è stato deciso nell'ambito di una riunione nell'ufficio del procuratore capo di Milano Marcello Viola con i pm titolari dell'inchiesta (l'aggiunta Tiziana Siciliano e i sostituti Marco Cirigliano e Giancarla Serafini) dopo le indiscrezioni sul possibile cambio del capo d'incolpazione in quello di omicidio volontario con dolo eventuale a carico solo di uno o più carabinieri. (Liberoquotidiano.it)