Da Stalin a Putin, il 9 maggio e la «statalizzazione della memoria»: l'esibizione mirata della potenza militare russa

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«Sorgi, o terra immensa/Sorgi all’ultima battaglia/Contro l’oscura forza fascista/Contro l’orda maledetta». Le due bandiere entrano nella piazza Rossa sulle note di Sviascennaja vojna, "La sacra guerra", uno dei più famosi tra gli innumerevoli brani dell’epoca sovietica dedicati alla Guerra Patriottica. Ma i dettagli, delle canzoni e degli stendardi, sono cambiati nel tempo, e forse rivelano qualcosa. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
Bruxelles – Mentre il Vecchio continente festeggia oggi (8 maggio) l’anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, in Russia le celebrazioni si terranno domani. (Eunews)
Reportage dal Fronte di Zaporojie tra gli Ucraini che combattono nelle Forze Armate Russe, l’incredibile storia del reggimento Maksym Kryvonis. (Il Giornale d'Italia)
Questa data, profondamente radicata nella memoria collettiva, è considerata la festa laica più importante del paese. La giornata onora il sacrificio dei milioni di sovietici caduti durante la Seconda guerra mondiale, conosciuta in Russia come la « Guerra Patriottica». (Leggo.it)

La Parata della Vittoria in Russia, nell’80° anniversario della sconfitta della Germania nazista, non è solo una celebrazione storica: è uno spartiacque geopolitico. Chi è presente manda un segnale. (Sky TG24)
Il presidente russo, in occasione della parata nella Piazza Rossa, ha sottolineato: "La Russia è stata e sarà un ostacolo invalicabile al nazismo, alla russofobia e all'antisemitismo e combatterà contro le atrocità commesse dai seguaci di queste convinzioni aggressive e distruttive. (Sky TG24)
Vladimir Putin non vuole né ammette passi falsi. Uno sfoggio di potenza, ma anche un segnale di forza dal punto di vista diplomatico. (Il Riformista)