Il CdA di Leonardo approva il Piano Industriale aggiornato – Analisi Difesa

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Il CdA di Leonardo approva il Piano Industriale aggiornato Il Consiglio di Amministrazione di Leonardo, sotto la presidenza di Stefano Pontecorvo, ha approvato all’unanimità l’aggiornamento del Piano Industriale per il periodo 2025-2029. L’avanzamento del Piano industriale, che si propone di sviluppare la nuova generazione di tecnologie per la sicurezza globale, prende le mosse dalla massiccia digitalizzazione e razionalizzazione di prodotti e servizi, dalle iniziative di efficienza e dalla riduzione dei costi a livello di Gruppo – risparmio lordo di 1,8 miliardi di euro nell’arco del piano di cui già 191 milioni di euro conseguiti nel 2024 – trovando nelle alleanze sviluppate con altri player della difesa, un fattore di accelerazione determinante per la competitività e redditività del gruppo nell’attuale scenario. (Analisi Difesa)
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I venti di guerra e di riarmo fanno bene a Leonardo, colosso italiano della Difesa, che ha chiuso il 2024 con profitti record e un ambizioso piano di espansione globale. Lo ha reso noto il Consiglio di Amministrazione, approvando i Risultati 2024 e la Guidance 2025, in cui ha registrato un risultato netto ordinario che si attesta a 786 milioni (+3,7%), sostenuto dal miglioramento dell’utile operativo. (L'INDIPENDENTE)
E con il nuovo piano al 2029 stima super ordini per 118 miliardi (dai 21,1 miliardi 2025), ricavi per 106 miliardi, e apre alle alleanze con nuovi partner, nel settore della Difesa, ma non solo. Se infatti l'ad ha sottolineato l'importanza di una Difesa comune europea - affermando che «nessuno può farcela da solo» e che «servono alleanze» - la prima intesa che arriverà riguarderà il business (in rosso) delle Aerostrutture. (il Giornale)

Stavolta non si tratta di acquisizioni o partnership, ma di crescita organica attraverso la creazione di una linea di business fatta in casa. Come Eni con il suo Hpc6 del Green Data Center, tra i più potenti al mondo, anche Leonardo si lancia nei supercomputer, con l’obiettivo di raddoppiare la potenza di calcolo già nel 2026 e aprirla al mercato. (Milano Finanza)
«La Fiom Cgil non condividerà alcuna soluzione che possa escludere la Divisione Aerostrutture dal perimetro della One Company Leonardo e metterà in campo tutte le iniziative di mobilitazioni a tutela della salvaguardia del tessuto produttivo del nostro Paese». (Taranto Buonasera)
Quella che riprende la produzione. – C’è l’azienda che si riconverte. (QUOTIDIANO NAZIONALE)