Alzheimer, la sfida delle cure mirate è solo all’inizio

DiLei SALUTE

Ma occorre anche lavorare sull’alterazione della proteina Tau, fondamentale per la vitalità dei neuroni, che in sua assenza muoiono.

Siamo solo all’inizio, ma importante è capire che qualcosa si muove nella sfida alla malattia che cancella i ricordi

Ma siamo solo agli inizi di un percorso, e non solo perché la stessa FDA ha richiesto nuove prove cliniche.

L’anticorpo monoclonale può aiutare a modificare il decorso della malattia di Alzheimer, contrastando il declino cognitivo e funzionale e aiutando le persone malate a rimanere indipendenti più a lungo. (DiLei)

Ne parlano anche altre testate

La terapia consisterebbe in un un’iniezione al mese per via endovenosa che contribuirebbe a rallentare il declino cognitivo di coloro che si trovano allo stadio iniziale della malattia.Ma in termini di cautela la sua approvazione sembrerebbe dividere la comunità scientifica:Come spiega all'Agenzia giornalistica italiana (Agi), direttore del Dipartimento di neuroscienze-neuroriabilitazione dell'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Ircss) al San Raffaele di Roma, la limitazione del medicinale riguarda la possibilità di utilizzo solo nei pazienti in cui è presente la beta-amiloide, il recettore bersaglio della terapia, pertanto il 30% dei pazienti non risulterebbe adatto a ricevere il farmaco. (Calciomercato.com)

Approvato da FDA il primo farmaco efficace contro il morbo di Alzheimer“, ha scritto sul proprio profilo Twitter il Professor Roberto Burioni. Via libera da Fda, dopo 20 anni approvato il primo farmaco contro l’Azheimer. (News Mondo)

C’è un pezzo di Salento nella sperimentazione del primo farmaco per l’Alzheimer approvato, dopo vent’anni di ricerca, dalla Food and Drug Administration statunitense. (TeleRama News)

Lo stesso test di adacanumab era stato considerato fallito in un primo momento, prima che un approfondimento delle analisi dimostrasse un certo beneficio sulla malattia allo stadio iniziale. Si tratta del primo trattamento che interessa il decorso e non si limita ad aggredire i sintomi della demenza. (vistanet)

ll numero di persone con demenza, e principalmente Malattia di Alzheimer, potrebbe triplicare nei prossimi 40 anni con costi sociali ed economici elevatissimi. Dopo 20 anni approvato il primo farmaco: ecco a chi sarà somministrato. (InfermieristicaMente)

A questa ricerca ha contribuito in maniera determinante l'equipe del professore Giancarlo Logroscino, luminare della Neurologia e Direttore del Centro Malattie Neurodegenerative di Tricase, centro innovativo di sperimentazione e ricerca. (CoratoViva)