Carola Rackete, un anno dopo l’arrivo a Lampedusa: «L’Ue vuole che i migranti affoghino per scoraggiare le partenze»

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«Non è cambiato nulla» dice Rackete dal 29 giugno 2019, quando era sbarcata senza autorizzazione a Lampedusa con 40 migranti a bordo, contravvenendo al divieto dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Intanto si aggrava di giorno in giorno la conta dei morti per i tanti naufragi: «Perché l’Ue vuole che affoghino – dice Rackete – per spaventare chi intende intraprendere gli attraversamenti». (Open)

Su altri giornali

Un anno fa il caso Sea Watch. La capitana della Sea Watch 3 racconta anche quanto avvenne un anno fa, con il salvataggio dei migranti in mare e le due settimane nel Mediterraneo prima di approdare a Lampedusa, con le persone a bordo allo stremo. (Fanpage.it)

“L’intero concetto di questa agenzia è di applicare la politica di confine razzista degli stati europei. In una intervista all’agenzia tedesca Dpa, la Rackete parla dei “diritti negati dei migranti” ma anche del Black lives matter. (Il Primato Nazionale)

L'inquadramento persistente di me e di altri volontari di salvataggio nel Mediterraneo come eroi è una narrazione profondamente problematica. Durante la notte gli sbarchi non si sono fermati: un nuovo gruppo di 13 persone è stato avvistato in mattinata. (la Repubblica)

Nonostante un'Europa buonista e politicamente corretta fino all'assurdo, l'appello della pasionaria è «superare il razzismo strutturale» della Ue. E lancia il grido di battaglia: «Come cittadini europei, dobbiamo interrompere questa politica! (ilGiornale.it)

Da allora si sa poco di ulteriori casi simili, perché gli occhi civili in mare sono indesiderati". Rackete è tornata a parlare e ancora ha il dente avvelenato con l'Italia che "nonostante sia al potere la nuova coalizione del governo italiano, nulla di fondamentale è cambiato all'interno dell'Ue e alle frontiere esterne dell'Ue. (Liberoquotidiano.it)

Spiegando la sua decisione di non rilasciare interviste un anno dopo il suo approdo a Lampedusa, Rackete afferma che ''questa storia, tuttavia, non dovrebbe riguardare affatto me. ''Un anno fa, sono entrata nel porto di Lampedusa senza autorizzazione, dopo che il mio equipaggio e io abbiamo salvato 53 persone dal naufragio e dopo che tutta l'Europa ci ha abbandonato per più di due settimane. (Adnkronos)