Mps, Giani apre un fronte col governo «Scarsa attenzione verso la Toscana»

Corriere Fiorentino INTERNO

shadow. «Esiste una questione toscana che vale un tavolo con il governo».

Il caso Mps è l’onda che fa traboccare Eugenio Giani.

«È inaccettabile vedere il Monte inghiottito da Unicredit con una trattativa che salta il territorio.

Il governo però sembra voler andare in un’altra direzione, quella dello spezzatino, in tutta fretta prima delle ferie.

Forse si può pensare a un piano con scivoli verso la pensione e ammortizzatori sociali speciali, ma non vedo molte strade reali all’orizzonte»

(Corriere Fiorentino)

Ne parlano anche altri giornali

Avendo bene in mente che è il Tesoro che sta corteggiando Unicredit per concludere l’affare Mps e non il contrario perchè la banca milanese non spasima dal desiderio di accollarsi il Monte e ha altre alternative a disposizione. (FIRSTonline)

Ma se una parte degli sportelli, con relativi dipendenti, sarà girata ad altri soggetti, e il perimetro dell’operazione sarà più largo, un compromesso potrebbe raggiungersi su 3.500-4.000 dipendenti Considerando i veti di Orcel e degli azionisti forti di UniCredit, il numero degli esuberi previsti è destinato a salire. (LA NAZIONE)

”È assolutamente necessario” che l’operazione “sia sostenibile oltre che sul piano economico e finanziario anche socialmente” ha detto il segretario generale, Emilio Contrasto La crisi di Mps non è di oggi - viene ricordato - ma l’impegno del governo è tutelare non solo i posti di lavoro ma anche il marchio Mps, dal valore storico ed economico. (L'HuffPost)

Il piano verrà gestito attraverso il Fondo esuberi (Fondo di solidarietà), uno strumento istituito nel 2000 per effetto di un accordo tra la Fabi e gli altri sindacati con l’Abi, riconfermato, nel dicembre 2019, con l’ultimo rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. (ilmessaggero.it)

La trattativa in esclusiva tra Unicredit e il Tesoro per l'acquisizione parziale del Monte dei Paschi di Siena porta con sé un triplice risvolto politico. È stato proprio il coordinatore toscano di Forza Italia, il senatore Massimo Mallegni a sintetizzare la questione economico-politica. (il Giornale)

Quel che conta per il business bancario è vendere prodotti ai propri correntisti: da fondi a credito industriale, da assicurazioni a gestioni. Dopo quell’incauto shopping la banca senese non si è più ripresa: ha bruciato la sua storia, miliardi dei suoi azionisti, e altrettanti dei contribuenti italiani. (Nicola Porro)