Lo spreco di Milano: la città premium riscopra la sua vocazione sociale

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Prima l’inchiesta per turbativa d’asta a carico di Stefano Boeri e Cino Zucchi indagati per turbativa d’asta. Poi le dimissioni dell’assessore alla casa Guido Bardelli con la scia di polemiche sul Salva Milano. Due squassi che nel giro di poco più di un mese hanno messo in prima pagina il capoluogo lombardo. Siamo al capolinea di un modello di sviluppo nato con l’Esposizione universale del 2015 guidata proprio da Giuseppe Sala? Noi questa domanda ce la siamo fatta nel settembre 2024 quando è uscito il numero di VITA magazine intitolato “Milano double-face” con questo sottotitolo: “sempre più esclusiva e sempre più escludente. (Vita)
Ne parlano anche altri giornali
La lenta agonia della Belle Époque di Milano Beppe Sala (foto LaPresse) (Today.it)
Milano ogni tanto fa ridere. E ogni tanto fa spavento. Appena ieri eravamo in piena apoteosi da acciaio e cemento: nuovi grattacieli, nuovi compound, nuovi boschi verticali. Inno dei costruttori: «Evviva la velocità dei cantieri!». (Vanity Fair Italia)

Intere famiglie che il più delle volte hanno fatto grandi sacrifici e acceso mutui importanti dopo anni e anni di lavoro, in una realtà dove il prezzo medio del mattone sale sempre di più: dai 3.700 euro al metro quadro del 2017, infatti, si è schizzati agli oltre 5.420 del 2025. (Fanpage.it)