Wpp svela il suo campus a Milano: Una ragione per tornare in ufficio

Wired Italia ECONOMIA

A calcolare la valutazione di impatto del Wpp Campus Milano, uno studio di European House – Ambrosetti, presentato alla conferenza per la stampa da Managing Partner e Amministratore Delegato di The European House, Valerio De Molli.

Lo studio stima in 14,3 milioni il giro d’affari annuo complessivo attivato dall’operatività del Campus e imposte locali per il Comune di Milano per un totale di 695mila euro. (Wired Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Altra osservazione chiave del manager, quella che suggerisce come, dentro una galassia come quella di WPP, ma anche in generale, “la collaborazione fa progredire di più della competizione”. Il WPP Campus, secondo la ricerca di De Molli, genererà importanti ricadute positive a livello cognitivo non solo per il business del Gruppo ma anche per l’attrattività della zona (es (Primaonline)

Vaccini e riaperture hanno dato una spinta emotiva alla popolazione, che ha avuto effetti benefici anche nella ripresa degli investimenti pubblicitari. Adesso ci troviamo davanti a un mercato che nel frattempo si è evoluto con nuovi trend, come la digitalizzazione e l’ecommerce. (Engage)

In particolare, il focus dell’indagine si focalizza su quattro pillar principali: La quota predominante del market share, pari a circa l’85%, andrebbe a tv e digitale, ma anche radio e affissioni sarebbero in recupero. (e-duesse)

Situato all’interno dello storico quartiere di San Cristoforo, il WPP Campus di Milano rappresenta un importante progetto di riqualificazione urbana di un’area industriale dismessa in cui, un tempo, sorgeva una delle più importanti fabbriche della città: la ex Richard Ginori, rinomata produttrice di ceramiche. (Touchpoint News)

Mark Read, 54 anni, Ceo di Wpp , guarda con ottimismo ai prossimi mesi. E ci attendiamo di poter continuare su questa strada anche nel 2022». (Il Sole 24 ORE)

Anzi, paragona WPP ai grandi gruppi del lusso come LVMH e Kering che niente tolgono alla forza di brand come Tiffany o Gucci, ma anzi la riflettono gli uni sugli altri (Notiziario Finanziario)