Standing ovation per Bellocchio Palma d'Onore a Cannes - piacenzasera.it

Con grande cortesia, Marco Bellocchio opponeva al nostro corteggiamento un’umile indifferenza.

“La Francia e il Festival di Cannes hanno compreso e riconosciuto Bellocchio, conferendogli la Palma d’Oro Onoraria.

Che oggi va al più importante e giovane regista che abbiamo in Italia: Marco Bellocchio” – ha aggiunto Sorrentino

Marco Bellocchio è tutto quello che un regista dovrebbe essere: appartato, discreto, lontano dall’egocentrismo, curioso dell’altro. (piacenzasera.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La famiglia di Amy Winehouse ha dato il via libera alladel documentario, che sarà trasmesso dalla. La fine di Amy Winehouse. Amy fu trovata da una guardia di sicurezza esanime nella sua camera da letto. (LaPresse)

“Non è un caso se tutta la mia carriera si è sempre svolta in Italia: ieri come oggi ho bisogno della mia lingua, della mia patria, delle cose che conosco. (Libertà)

Tra l'altro, a Cannes, Bellocchio ha anche presentato il suo nuovo film, Marx può aspettare: un documentario sulla vita del fratello gemello Camillo, morto suicida nel 1968. "Sono felice di ricevere la Palma d'Onore anche se non mi ripaga di nulla perché qui a Cannes ho vinto tante cose", commenta Bellocchio. (Elle)

Il regista Marco Bellocchio star sulla Croisette con la Palma d’Oro d’onore. Per chi non l’avesse visto, è il momento di rivedere, in streaming,” Buongiorno notte”, il toccante capolavoro di Bellocchio sul rapimento dello statista Aldo Moro. (Proiezioni di Borsa)

Bellocchio ha faticato a trattenere le lacrime di fronte a una spontanea standing ovation del pubblico in sala prima della dedica: “Condivido questo riconoscimento con Elena e Pier Giorgio, i miei figli, ma anche con il produttore Simone e con Michael Piccoli che non posso dimenticare” (Libertà)

Prima il discorso di Paolo Sorrentino: “Ogni volta che lo incontravamo, terrorizzati dalla sua intelligenza, noi altri del cinema italiano, provavamo a compiacere Marco Bellocchio. Fare grande cinema è il risultato di una lunga guerra che un autore ingaggia con se stesso. (Il Fatto Quotidiano)