Tutte le manovre dei francesi su Mps, Banco Bpm e Generali

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Start Magazine ECONOMIA

Tutte le manovre dei francesi su Mps, Banco Bpm e Generali C'è lo zampino della francese Natixis nell'ascesa di Delfin nel capitale di Mps. Mentre in Banco Bpm... Fatti, numeri e approfondimenti. La nascita di un terzo polo bancario da far nascere attorno a un nocciolo duro di soci italiani e al Monte dei Paschi ancora partecipato dallo Stato non è un progetto tramontato, nonostante l’offensiva lanciata da Unicredit sul Banco Bpm. (Start Magazine)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Target price alzato sul titolo (Milano Finanza)

Nell’ultimo mese le quotazioni sono salite dell’11% mentre, estendendo l’orizzonte, nell’ultimo anno la performance evidenzia un rialzo del 115%. Pur cedendo l’1% circa nella seduta di venerdi 10, Mps si mantiene vicino ai massimi in Borsa a ridosso del livello dei 7 euro per azione (valeva 6,5 euro il 2 gennaio) che corrisponde a una capitalizzazione di mercato di 8,8 miliardi di euro. (Il Sole 24 ORE)

«Accogliamo positivamente la notizia e pensiamo che il titolo possa avere una reazione positiva, in quanto l’aumento della partecipazione di Delfin aumenterebbe l’appeal speculativo sul titolo in ottica di consolidamento bancario, all’interno del quale ovviamente Mps ricopre un ruolo determinante», spiegano gli analisti di Equita. (Il Sole 24 ORE)

In un anno la performance del titolo ha fatto segnare un +116%.La holding della famiglia Del Vecchio guidata da Francesco Milleri è salita al 9,78% di Mps dalla precedente partecipazione del 3,5%, acquisita a novembre in occasione della vendita di una quota del 15% dell'istituto senese da parte del Mef. (Tiscali Notizie)

Alle ore 14.20 il titolo era in calo dell'1,08% a 6,962 euro, dopo aver oscillato tra un minimo di 6,962 euro e un massimo di 7,15 euro. Il 27 dicembre 2024 Delfin ha incrementato la partecipazione nell'istituto senese al 9,78%, da una situazione precedente del 3,509% al 13 novembre 2024. (SoldiOnline.it)

La mossa resa nota da Delfin, la cassaforte della famiglia erede del magnate dell’occhialeria, che ha quasi triplicato la sua partecipazione nella banca al 9,78% del capitale, segue quella del gruppo Caltagirone che, per ora, è attestato poco sopra al 5 per cento. (SIENA FREE)