Venticinque Tesla potenzialmente sotto il controllo di un giovane hacker

La Stampa ECONOMIA

Non è la prima volta che Tesla viene hackerata, anche se la società è spesso riuscita a sfruttare a proprio vantaggio i casi di violazione

Da Tesla, almeno per ora, nessuna reazione, anche se Colombo ha riferito di aver avuto contatti con la divisione del costruttore che si occupa della sicurezza.

Colombo non ha fornito troppi dettagli, nonostante il gran numero di “cinguettii” connessi al suo.

L'hacker ha individuato un nuovo punto debole nel sistema montato sulle auto elettriche, anche se ha spiegato che non riguarderebbe né il software di Tesla né la sua rete. (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

A suo dire è in grado da remoto di disabilitare il sistema di videosorveglianza, sbloccare le porte, aprire i finestrini, determinare la posizione e persino attivare avviare la vettura. Per tutte le notizie sulla sicurezza informatica vi rimandiamo a questa sezione di macitynet (macitynet.it)

Tesla è stata la casa automobilistica che ha reso le auto più tecnologiche in assoluto. Le auto della società di Elon Musk hanno infatti moltissimi sistemi all’avanguardia, che fanno assomigliare le automobili a dei veri e propri computer a 4 ruote. (DR COMMODORE)

Ora, se ci sono hacker in grado di entrare all'interno di server governativi, figoriamoci se non c'è la possibilità di entrare altrove! Da qui, parte la preoccupazione: pare che in hacker di appena 19 anni, abbia dichiarato che è in grado di controllare i software di Tesla. (GPOne.com)

Il tutto, ovviamente, senza aver avuto l’autorizzazione dagli ignari proprietari e sfruttando una vulnerabilità nelle applicazioni di terze parti. Tutti parametri che David Colombo, 19enne tedesco che si definisce specialista in cybersicurezza, sarebbe riuscito a controllare da remoto in ben venti Tesla dislocate in dieci Paesi. (Corriere della Sera)

David Colombo, diciannovenne specializzato in cyber security, è stato autore di un hackeraggio piuttosto singolare: è entrato nel cuore di 20 Tesla dislocate in dieci differenti nazioni, dimostrando l’estrema vulnerabilità del suo software. (Money.it)

[1/X] — David Colombo (@david_colombo_) January 11, 2022. fonte: everyeye.it Colombo, che ha reso pubblica la conoscenza di queste falle di sicurezza tramite Twitter, ha poi confermato che Tesla lo ha contattato e che il team di sicurezza sta indagando sul problema. (hackerjournal.it)